Tre serate a ingresso libero dedicate a far conoscere il ruolo dell’amministratore comunale  – venerdì 5, 12 e 19 aprile ore 20.45 – per chi, in vista delle elezioni dell’8-9 giugno 2024, volesse candidarsi.

Presso la sala parrocchiale in via don Tondini n.12 di Piazza Brembana, il consigliere regionale Jonathan Lobati condividerà  la sua esperienza politica. Per informazioni scrivere a [email protected]. La prima serata sarà dedicata alla storia degli amministratori brembani, la seconda alla struttura del Comune e la terza a bilancio e risorse comunali.

“Mi sono avvicinato per la prima volta all’amministrazione pubblica a 20 anni spiega Lobati – senza una vera a propria formazione, ma con tanta voglia di imparare e di occuparmi delle cosa pubblica e, in particolare, della mia comunità.

Da lì poi ho fatto davvero tutta la ” gavetta” gradino dopo gradino, prima in Comune, diventando assessore e poi sindaco, poi in Comunità Montana, in Provincia di Bergamo e oggi in Regione Lombardia.

Dopo quasi 16 anni di ” vita amministrativa” – conclude il consigliere regionale – voglio condividere la mia esperienza, affiancato da amministratori della Valle Brembana e da professionisti che operano negli enti locali, principalmente per informare, ma anche per trasmettere una parte di quella passione che aiuta davvero tanto quando si rivestono questi ruoli”. 

serate lobati - La Voce delle Valli

Chi sperava in un cambiamento dell’ultimo momento resterà deluso, Il weekend di Pasqua e in parte anche la Pasquetta si confermano bagnati per le regioni settentrionali e c’è persino il rischio che i fenomeni, soprattutto nella giornata di Pasqua possano risultare forti e a carattere di nubifragio per alcune zone.

La saccatura atlantica responsabile di questo ennesimo peggioramento affonderà le sue radici sull’Africa nord occidentale richiamando avanti a se un intenso flusso di correnti calde sciroccali. Saranno proprio queste correnti a fornire i contrasti termici necessari per stimolare i forti fenomeni al Nord e nel contempo saranno anche garanzia di una rimonta anticiclonica al Centro Sud con temperature ben oltre le medie stagionali.

A condire il tutto una nuova risalita di pulviscolo sahariano che renderà nella migliore delle ipotesi i cieli giallastri. Dunque un’Italia spaccata in due con un divario non solo pluviometrico ma anche termico che potrà vedere scarti di temperatura tra il Nord e il Sud anche nell’ordine del 10/15°C.

Il Meteo in Valle Brembana e Valle Imagna

Nel dettaglio delle nostre valli, venerdì ci aspettano cieli nuvolosi o molto nuvolosi, con ancora il rischio di piogge al mattino e pioggerelle intermittenti nel pomeriggio e sera. Sabato inizialmente variabile con qualche schiarita locale, ma con un’accentuata tendenza all’aumento delle nubi, segno del peggioramento previsto a partire dal pomeriggio.

Questo sarà il preludio a una Santa Pasqua caratterizzata dal maltempo, con piogge e temporali per la maggior parte della giornata, così come per Pasquetta.

Tuttavia, quest’ultima vedrà un parziale miglioramento nel corso della seconda metà della giornata. Le temperature massime oscilleranno tra i 16 e i 17 gradi Celsius, ma si registrerà un calo termico tra Pasqua e Pasquetta.

I ristoranti stanno per chiudere le prenotazioni per il classico pranzo di Pasqua e si confida in un buon numero di coperti anche a Pasquetta, per cui le prenotazioni continuano ad essere last second, fortemente condizionate dal meteo ( e le previsioni per lunedì non sono buone). Nonostante il periodo economico difficile, la voglia di festeggiare fuori casa non tramonta e i posti disponibili sono quasi ultimati. Nei 2305 ristoranti bergamaschi e nei 3070 pubblici esercizi, Confcommercio Bergamo stima una spesa di oltre 14 milioni e 300mila euro, con una crescita del 17% rispetto allo scorso anno.

La cifra è portata per oltre 11 milioni dai ristoranti tradizionali e la restante parte da bar e da ristorazione senza somministrazione (asporto). In particolare saranno oltre 206 mila a scegliere di festeggiare fuori casa, quasi uno su cinque dei bergamaschi, con un incremento del + 17,3%. Positivo anche l’asporto, per cui si stima un valore di oltre 556mila euro a Pasqua e 463mila a Pasquetta. Ottimi segnali anche dalle gastronomie, che propongono le più svariate ricette, a partire dall’intramontabile torta salata all’insalata di nervetti, oltre a una vera e propria proposta di menù, di terra e mare, che va in media, dall’antipasto al dolce, dai 30 ai 40 euro a persona.

“Le previsioni delle presenze nelle festività rappresentano il termometro della tenuta del settore dei pubblici esercizi, che vede nel solo segmento della ristorazione tradizionale una crescita significativa. La voglia di festeggiare fuori casa è una tendenza in atto ormai da anni, post pandemia, nonostante inflazione e difficoltà economiche per i rincari– commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. L’ impennata dei costi delle materie prime ha portato ad un aumento dei prezzi anche al ristorante che è mediamente più alto di 5 euro per un menù completo rispetto allo scorso anno. Rincari che del resto purtroppo si fanno evidenti anche nella spesa di tutti i giorni”.

Quanto ai menù, per la tavola delle vince la tradizione, senza rinunciare a tecniche di cottura innovative. La spesa va in media dai 60 ai 100 euro, con punte oltre i 120 euro per i locali più blasonati, oltre a menù a 50 euro in trattoria. C’è anche chi sceglie di mantenere anche la proposta a la carte per chi desidera un pranzo più agile. E a Pasquetta è possibile scegliere un menù gourmet a prezzo calmierato nei ristoranti stellati e nei migliori indirizzi del territorio (con qualche incursione in altre province lombarde) con l’iniziativa Gourmantico, che sta riscuotendo un ottimo successo in particolare tra le coppie più giovani che scelgono l’esperienza di degustazione in locali rinomati.

Le prenotazioni per Pasqua sono arrivate in anticipo, complici anche le ottime presenze in generale nei weekend dei ristoranti, che hanno spinto la clientela ad organizzarsi per tempo per la festività. C’è chi ha del tutto rinunciato a pubblicizzare il menù di Pasqua perché già al completo. Anche se in alcuni casi le prenotazioni sono arrivate a rilento, si va verso il tutto esaurito. Per Pasquetta la partita è ancora aperta e si gioca sul meteo, che sembra sfavorevole: le prenotazioni tendono sempre ad arrivare all’ultimo minuto e fare previsioni diventa più difficile. Eccezion fatta comunque per i locali in alta montagna più difficili da raggiungere in caso di condizioni meteo avverse, i ristoranti sono al completo o quasi per la classica gita fuori porta, cui comunque non si rinuncia. Non mancano i locali che hanno deciso di tenere aperto sia a pranzo che a cena, sia a Pasqua che a Pasquetta. Quanto alla proposta, i menù resistono, ma non manca la scelta a la carte per chi preferisce festeggiare in modo più agile. Il menù è per molti la formula preferita, anche per avere certezza dei costi, specialmente se sono incluse le bevande.

La tradizione ha la meglio, ma prevale lo sforzo di accontentare tutti: largo quindi a menù di pesce, ai piatti vegetariani e ad alternative alle carni ovine, affiancate quindi da arrosti, conigli e altre specialità. Agnelli e capretti vengono esaltati con tecniche di cottura innovative, dalla bassa temperatura alla cottura con il fieno . Non si rinuncia alla classica colomba, rigorosamente artigianale, che accompagna i brindisi augurali o il caffè, o viene rivisitata, proposta in semifreddi con crema di zabaione o mascarpone. Uova, asparagi, germogli ed erbe spontanee ispirano ricette d’autore e grandi piatti. “Pasqua conferma la voglia di festeggiare fuori casa al ristorante. L’offerta è ampia e diversificata. Sarà un weekend di intenso lavoro– commenta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Confcommercio Bergamo- . Confidiamo di registrare il tutto o quasi esaurito e speriamo nel bel tempo per Pasquetta. Quanto ai menù, per le festività vincono tradizione e prodotti di stagione, a partire dagli asparagi e dalle uova, interpretati con creatività nei nostri ristoranti”.

Il trend positivo vissuto dalla ristorazione segue l’andamento soddisfacente del turismo. In città, complice anche l’organizzazione di eventi, Pasqua ormai è diventato un momento interessante per il turismo primaverile e ci sono buoni segnali anche per il mese di aprile. Buone le presenze straniere, in particolare da Polonia, Germania, Spagna, Regno Unito, Francia e Svizzera; in ripresa i viaggi dal Nord Europa, dai Paesi scandinavi, oltre ai turisti a lungo raggio da Stati Uniti, Russia, Giappone. Nell’hinterland c’è rinnovato interesse per Leolandia e parchi divertimento.

Nelle valli l’abbinata neve e bel tempo dei giorni scorsi aveva dato grande impulso alle prenotazioni per un lungo week-end sugli sci, ma ora le prenotazioni sono appese al meteo, oltre a chi sceglie la nostra provincia come base, atterrando e ripartendo dall’aeroporto di Orio al Serio, per tour più ampio in Lombardia. In continua crescita il turismo termale e legato al benessere. Gli amanti del wellness scelgono hotel, anche in zone a minor vocazione turistica, per la spa, ancora meglio se abbinata a pacchetti gourmet e ad altri servizi, dalla degustazione di vini a cicli di massaggi e cure estetiche. Bene anche il turismo termale: San Pellegrino Terme registra il tutto esaurito ed è sempre più scelta come località per abbinare gite nel verde o in montagna al relax termale. Il lago è leggermente al di sotto dello scorso anno (nel 2023 Pasqua era più in là nella stagione, cadeva infatti il 9 aprile) . Sul Sebino oltre ai turisti a corto e medio raggio lombardi si registrano buone presenze anche di stranieri, dalla vicina Svizzera al Nord Europa. “Anche quest’anno Pasqua e Pasquetta si confermano momenti importanti per i flussi turistici di inizio primavera in città e sembra che l’onda lunga della promozione per la capitale della cultura dello scorso anno, abbinata all’organizzazione di eventi e festival, stia dando ottimi risultati- commenta Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo-. Anche in provincia e nelle valli i segnali sono buoni, anche se purtroppo con l’abbassamento delle temperature e il clima sfavorevole, molte prenotazioni sono appese al meteo. Il turismo termale e wellness sono in continua crescita e attirano sempre più. Il lago segna una flessione, probabilmente per l’incertezza meteo”.

Il 21 marzo, presso il Comune di San Pellegrino Terme, colleghi ed amministratori insieme al sindaco Fausto Galizzi ed al vicesindaco Vittorio Milesi, hanno festeggiato la bibliotecaria Donatella Milesi che dopo 42 anni di lavoro (di cui 38 svolti nella biblioteca della cittadina) andrà in pensione. Ora, a prendere il suo posto ci sarà la nuova bibliotecaria Elisabetta Bonaldi.

Quello stesso giorno, sul profilo Facebook del Comune, sono stati pubblicati alcuni scatti dell’evento accompagnati da una didascalia dove si legge: Grazie di cuore Donatella! La nostra bibliotecaria Donatella dopo 42 anni di lavoro, 38 dei quali presso il nostro Comune, ci lascia per il raggiungimento della meritata pensione. A lei il grazie più sincero per il servizio straordinario e prezioso svolto sempre con grande professionalità presso la nostra biblioteca”. Donatella ha ringraziato tutti coloro che ha avuto la possibilità di conoscere, dai cuccioli dell’Asilo “Nido Il Pulcino” di San Pellegrino fino ai bambini ed ai ragazzi che le hanno dato ogni giorno un motivo per continuare a lavorare con passione ed entusiasmo.

La sua vita di bibliotecaria è cominciata l’1 aprile 1986: “La persona che mi accompagnò in biblioteca mi sintetizzò quello che pensava dovessero essere le mansioni di una bibliotecaria: sedermi lì, aspettare l’arrivo degli utenti, registrare i libri che prenderanno in prestito e quando erano le 18:30 dovevo andare a casa – racconta Donatella. – Quel giorno non arrivò nessuno e neppure nei tanti giorni seguenti. Ebbi quindi tutto il tempo per visionare i cataloghi, il patrimonio librario, i prestiti fatti sino ad allora e per cercare… una via di fuga. Ma: come spiegare ai miei genitori la rinuncia a un lavoro nel pubblico impiego, alla sicurezza del posto fisso?”.

Qualcosa però cambiò presto: Regione Lombardia approvò in quel periodo una Legge riguardante le biblioteche di pubblica lettura. Con questa legge si dava in affidamento al bibliotecario un budget finalizzato all’acquisto dei libri. Inoltre, intorno a fine anno, viene valutata la bontà dell’operato del biblioteca attraverso 2 principali indicatori: numero di prestiti e numero di utenti.

bibliotecaria san pellegrino 2 - La Voce delle Valli

Gestire il budget per l’acquisto dei libri permette di orientare la promozione della lettura verso quei target che si vogliono conquistare. L’obiettivo prioritario per la biblioteca di San Pellegrino Terme, soprattutto in quel momento, doveva essere quello di conquistare i bambini, farli entrare in biblioteca e offrire loro il motivo, lo stimolo per tornare. Se ho potuto lavorare con questo obiettivo è stato anche grazie all’appoggio ed alla fiducia dimostrata nei miei confronti da parte dell’Assessore alla Cultura di allora” .

In quel periodo ci fu anche un momento “fortunato” per la bibliotecaria che la vide spostarsi, momentaneamente (anche se il trasloco è stato più lungo rispetto al previsto), presso i locali che oggi ospitano il “Nido il Pulcino” della cittadina a causa dei lavori di ristrutturazione di Villa Speranza, dove oggi si trova la biblioteca: “Se penso a quei locali (due di cui uno praticamente senza finestre) e a quegli arredi (il calorifero e il ripiano del catalogo erano i nostri espositori, le scatole di cartone erano i contenitori dei libri per i bambini) mi rendo conto di quanto sia stata determinante la collaborazione degli insegnanti nel far scoprire la biblioteca ai loro studenti. Grazie a loro ogni giorno la biblioteca si riempiva!”.

Donatella ci ha confessato che quelli sono stati anni che ricorda con un po’ di nostalgia: “Leggevo negli occhi dei bambini la sorpresa e l’entusiasmo di trovare in biblioteca libri “di calcio”, “di danza”, “di barzellette”, “di fumetti”… e che gioia per loro poterli portare a casa. Formidabili quegli anni quando bastava un bel libro per entusiasmare un bambino!”. Teoricamente il trasloco doveva essere momentaneo, ma qualcosa è cambiato… In quei 9 anni i prestiti sono lievitati: da 400 nel 1986 arrivando a 14.000 nel 1994. Poi nel 1995 finalmente la biblioteca traslocò definitivamente presso Villa Speranza, dall’altra parte del paese. Vent’anni dopo la biblioteca ha visto il raddoppio dello spazio oltre al dotarsi una nuova sezione pensata per accogliere i bambini in età prescolare. Oggi gli utenti sono 1.051 e i prestiti sono circa 20.000.

“È stata una bellissima esperienza! Impegnativa, certo, perché promuovere la lettura vuol anche dire trovare per ogni persona che si rivolge alla biblioteca un libro che risponda ai suoi bisogni. Vuol dire cercare di capire quali sono questi bisogni, cercare di conoscere l’utente e conoscere il patrimonio librario della biblioteca. Questo vuol dire, sì, leggere tanti libri, ma spesso solo quel poco che basta ad individuarne l’argomento, la trama, lo stile. Dei vari incontri che ho avuto l’occasione di fare con le scolaresche niente è stato improvvisato! Ogni aspetto è stato pensato e studiato, non solo le letture ed i libri da proporre, ma persino per quanto riguardava la scelta dell’abbigliamento… tutto deve essere finalizzato ad accogliere i bambini e i ragazzi nel modo più caloroso e rispettoso. Il lavoro del bibliotecario è simile al quello del contadino che semina; è un lavoro faticoso, ma vuoi mettere la soddisfazione di un buon raccolto? In tutti questi anni ho seminato, seminato e a volte ho anche raccolto frutti di una bellezza e bontà sorprendente”.

Il Coro CAI Valle Imagna “Amici della Combricola” riporta a Sant’Omobono Terme alcuni canti antichi durante un evento in programma il Venerdì Santo (il venerdì che precede la Pasqua, quest’anno domenica 31 marzo), ovvero venerdì 29 marzo.

Con partenza dalle ore 20.30 dalla chiesa parrocchiale di Sant’Omobono (Mazzoleni) va in scena l’Actio Liturgica in Passione Domini animata dal Coro CAI Valle Imagna con musiche di Dionisi, Pigarelli, Gambarini, Sessantini, Perosi e Manini.

“Don Guido, parroco di Mazzoleni, ci ha chiesto di partecipare – spiega Filippo Manini, direttore del Coro –. Io ho accettato, ma con la possibilità di ripristinare alcuni canti a Mazzoleni. Durante la serata ci saranno tre momenti: lettura della Passione, adorazione della Croce e la processione del Cristo morto, che non è proprio una Via Crucis. Abbiamo unito due momenti che si vivevano molti anni fa: l’adorazione della Croce al pomeriggio e la Via Crucis la sera.

Durante la processione, senza soste (partenza dalla Piazza poi si costeggerà il campo fino ad arrivare a Ca’ Mondora, poi ritorno) – prosegue Manini – proporremo dei brani e canteremo lo Stabat Mater, che si cantava anni fa nella Via Crucis del Venerdì Santo il coro di Mazzoleni e che io ho riarmonizzato. Un brano che si era perso e vogliamo riportare in auge.

L’intento è di andare a ripristinare quel tipo di suono non per semplice azione nostalgica, ma perché noi veniamo da quelle radici sonore, che ci permettono quindi di collegarci con la tradizione e mantenere un legame continuo con la storia del nostro paese. Questa è anche l’essenza del nostro coro.

Farà la sua comparsa anche il Miserere di Perosi, che si cantava a Mazzoleni durante la processione del giorno dei Santi e dei Morti, e voglio riproporre il Venerdì Santo perché esiste un’antichissima tradizione che vuole questo canto durante i giorni della Passione. Ci saranno anche brani meditativi di tradizione sacra bergamasca (Adoramus te Christe di Guido Gambarini, Popolo Mio di Gilberto Sessantini) e non (Vieni dolce morte di Renato Dionisi)”. 

locandina actio - La Voce delle Valli

Sabato 23 marzo a Berbenno successo di partecipazione per la Giornata del Verde Pulito, con presenza anche di piccoli cittadini, oltre che degli ispettori ambientali del Comune, Marco Salvi e Pier Michele Salvi. Il prossimo appuntamento è sabato 20 aprile.

“L’obiettivo della giornata non era solo quella di pulire i nostri boschi, ma di coinvolgere i nostri cittadini in maniera attiva sulle tematiche ambientali – spiega il consigliere e ispettore ambientale del Comune Marco Salvi -. Non solo mettere like sui vari post social, ma mettersi in gioco sporcarsi le mani e noi siamo moto soddisfatti per questa prima giornata di pulizia dei nostri boschi, non solo per il bottino raccolto (purtroppo), ma perché ha visto coinvolti grandi e piccoli.

Questo per noi è segno di speranza che le giovani generazioni possano capire, attraverso l’esempio, quanto sia importante il rispetto dell’ambiente. Ringraziamo anche il gruppo degli Alpini sempre pronto a sostenerci in queste iniziative. Purtroppo di incivili che buttano qualsiasi cosa nei nostri boschi, sui bordi della strada, ce ne sono troppi, il nostro è un piccolo passo, per educare i nostri cittadini all’educazione ambientale. Questa è solo la prima giornata che proponiamo, presto ce ne saranno altre, oltre ad assemblee pubbliche sull’educazione alla raccolta differenziata e ad interventi con le scuole”.

verde pulito berbenno 2 - La Voce delle Valli

Stagione complicata per la Zognese che cambia guida la terza volta. Dopo l’allenatore Maurizio Rinaldi, a cui è succeduto il tecnico della Juniores Piersandro Mazzoleni lo scorso gennaio, un nuovo allenatore si siede sulla panchina della società di Zogno.

La Zognese comunica che il nuovo allenatore della Prima squadra in queste ultime partite di campionato sarà Alessandro Bonacina, già responsabile del settore giovanile della Zognese e
allenatore di lungo corso. La Società lo ringrazia di aver accettato e gli augura buon lavoro.

Al momento la Zognese occupa la dodicesima posizione della classifica del girone E di Prima Categoria, in zona playout.

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Trony Zogno assume a tempo indeterminato: ecco l’offerta di lavoro

Trony Zogno assume a tempo indeterminato una persona addetta alle consegne a domicilio e, nei momenti in cui queste non siano previste, di addetto al negozio.

Orari di lavoro indicativi: lunedì dalle 15:00 alle 19:00; dal mercoledì al sabato dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Per candidarti, invia CV via WhatsApp al numero 345.0157227 oppure inviaci una mail a: [email protected].

Mansioni: consegne a domicilio e addetto al negozio; contratto a tempo indeterminato con contratto nazionale del commercio (con tredicesima e quattordicesima); paga da 1.300€ netti con forte possibilità di crescita. Sono richieste doti relazionali oltre alla voglia e alla capacità di lavorare in team.

 

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Si chiude un capitolo, se ne apre un altro. È in fase di demolizione oggi, mercoledì 27 marzo, la palazzina che accoglie i locali del bar (che verranno spostati nell’attuale palazzina per le terme curative, che si trova all’ingresso) delle Terme di Sant’Omobono Terme. L’edificio verrà completamente demolito entro domani, giovedì 28 marzo. Al suo posto sorgerà una nuova struttura ad un unico piano, interamente dedicata alle fonti sulfuree di Sant’Omobono Terme.

“È un segno di discontinuità rispetto al passato – spiega il vicesindaco Demis Todeschini -, quell’edificio purtroppo si è sempre mal prestato alle attivià ricettive del Parco delle Terme. Al suo posto sorgerà il nuovo edificio per le cure termali che con un desing moderno accoglierà servizi di inalazione, aerosol, fanghi oltre che i necessari ambulatori. La nuova collocazione è peraltro più funzionale considerando che le vasche di acque sulfuree sono proprio nel seminterrato dell’edificio in corso di demolizione, e che verranno ovviamente preservate.”

Iniziato solo due settimane fa, l’intervento di riqualificazione da 1,4 milioni di euro (500 mila euro da Regione, 600 mila dal Bim e 300 mila risorse comunali) alle Terme di Sant’Omobono dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno.

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demolizione terme - La Voce delle Valli

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