Bergamo, tolta la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

A 95 anni di distanza dalla sua decisione, il ''caso'' della cittadinanza onoraria di Benito Mussolini della città di Bergamo torna alle luci della ribalta, grazie alla proposta presentata dai consiglieri di Sinistra Unita Emilia Magni e Luciano Ongaro.
12 Marzo 2019

A 95 anni di distanza dalla sua decisione, il “caso” della cittadinanza onoraria di Benito Mussolini della città di Bergamo torna alle luci della ribalta, grazie alla proposta presentata dai consiglieri di Sinistra Unita Emilia Magni e Luciano Ongaro. A tale richiesta è seguita una commissione consigliare, che ha deliberato il non riconoscimento di tale cittadinanza onoraria.

Non è la prima volta che si pone l'attenzione su questo fatto: già nel 2016, infatti, al Comune era giunta una petizione con la richiesta di revocare il titolo, conferito a Mussolini il 24 maggio del 1924 dal Commissario Prefettizio di allora Alfredo Franceschelli. La nuova proposta giunge dai consiglieri Emilia Magni e Luciano Ongaro di Sinistra Unita, che hanno chiesto di non riconoscere quel titolo e di cancellarlo dal registro dei cittadini onorari di Bergamo. “La cittadinanza onoraria è in contrasto con i principi e i valori della nostra Costituzione”: questa è la motivazione dei consiglieri di sinistra.

La proposta è stata quindi discussa in commissione consigliare e in aula lunedì 11 marzo, con esito positivo: il Consiglio ha deliberato il non riconoscimento della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e la cancellazione dal registro dei cittadini onorari di Bergamo. 13 i consiglieri favorevoli, 10 i contrari e 10 gli astenuti; fra questi ultimi il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha dichiarato: “Revocare, anzi oggi ‘non riconoscere’, la cittadinanza onoraria a Mussolini, a 74 anni dalla sua morte, a mio avviso non aggiunge sostanzialmente nulla. E non è l’adesione a una petizione, come qualcuno in questi anni ha inteso, da che si è iniziato a riparlare della cittadinanza onoraria di Mussolini, a poter determinare il tasso di antifascismo di ciascuno di noi.”

Ad astenersi anche la Lista Gori, il cui consigliere Ezios Deligios ha dichiarato: “A prima istanza potrebbe trovarci d’accordo il disconoscimento della cittadinanza. Allo stesso tempo riteniamo che i segni del passato non vadano rimossi: nel bene e nel male la storia non può essere cancellata, dobbiamo farci i conti tutti i giorni, leggendo, studiando, vivendo intensamente il nostro tempo e cercando di capire cosa fare per non ripetere errori simili a quelli del passato. Più che cancellarlo, sul nome di Mussolini dovremmo apporre un timbro con scritto mai più intolleranza, violenza, persecuzione”.

Fra i contrari, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia che “condanna in modo unanime la realtà storica, ma dal punto di vista tecnico-giuridico questa delibera è inammissibile. Per questo vota contro”, come dichiarato dal suo consigliere Gianfranco Ceci. Favorevole il Partito Democratico: come spiegato dal consigliere Massimiliano Serra “Il disconoscimento che votiamo oggi è un giudizio consapevole, chiaro, fermo e inequivocabile sulla figura di Mussolini, una valutazione sui non-valori su cui si è fondata la sua dittatura totalitaria e un giudizio sull’ideologia fascista. Dis-conoscere la cittadinanza onoraria a Mussolini e chiederne la cancellazione dal Registro dei cittadini onorari vuole affermare che il Duce non può legittimare e moralmente stare a fianco di Liliana Segre, Ernesto Oliviero, Mons. Capovilla e degli altri pochi grandi personaggi che sono stati insigniti della massima onorificenza di questa città”


(Fonte: Bergamonews)

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