Corna Imagna, gli abitanti di Regorda salvano l’antica statua di Gesù Bambino

Conservata in municipio per circa vent'anni, la statua lignea settecentesca raffigurante Gesù Bambino tornerà a 'casa sua', nella chiesetta di Cà Berizzi a Corna Imagna località Regorda.
5 Dicembre 2019

Gli abitanti della contrada di Regorda, a Corna Imagna, salvano una scultura lignea di Gesù Bambino originariamente conservata nella chiesetta di Cà Berizzi e da circa 20 anni “dimenticata” in municipio. La statua, del 700', raffigurante Gesù Bambino, tornerà quindi a “casa sua”, nella chiesetta di Cà Berizzi a Corna Imagna, località Regorda, dopo ad un lavoro di restauro costato 600 euro e finanziato dagli stessi abitanti della contrada di Regorda.

Venerdì 6 dicembre, ore 16.00, il Comune organizza l'esposizione della scultura presso la chiesetta di Cà Berizzi, anche quest'ultima riportata al suo antico splendore dopo un importante intervento di ristrutturazione la scorsa estate. Alla presentazione della statua interverranno il dott. Vincenzo Gheroldi, soprintendente alle Belle Arti di Bergamo, e Carlo Novali, restauratore. L'esposizione della statuetta continuerà sabato 7 e domenica 8 dicembre, negli orari 10-12 e 14.30-17.

“La statua, parte dell’arredo della chiesetta di Cà Berizzi, è stata conservata, in stato di abbandono per 20 anni, presso il municipio di Corna Imagna – spiega il primo cittadino, Giacomo Invernizzi -. In seguito alla ristrutturazione della chiesetta gli abitanti della contrada di Regorda hanno deciso di raccogliere i fondi per permettere il recupero della statua e riportarla a casa”.

“Malgrado il precario stato conservativo dovuto agli attacchi degli insetti xilofagi e all’umidità eccessiva – spiega il restauratore Carlo Novali, la scultura ha conservato la qualità artistica sicuramente espressa da una importante ma tuttora non individuata bottega. La scultura policroma e dorata della prima metà del settecento raffigurante il Sacro Cuore di Gesù Bambino è costituita da parti lignee assemblate e scolpite successivamente coperte con una stesura di gesso che sulla superficie del mantello è stata eseguita in modo da ottenere una decorazione in leggero rilievo. La doratura applicata sull’intera superficie del manto risulta velata con lacca rossa nei fondi in modo da far emergere l’oro della decorazione floreale mentre l’incarnato è dipinto con colori ad olio. Gli occhi del Gesù Bambino sono realizzati in sottile vetro soffiato”.

“Il restauro effettuato – conclude Novali – ha riguardato essenzialmente il fissaggio dei numerosi sollevamenti della pellicola pittorica e gessatura sottostante, il trattamento antitarlo , il consolidamento del legno, l’ancoraggio delle parti staccate; la pulitura, la stuccatura, l’integrazione pittorica a tratteggio e la verniciatura finale”.

Ultime Notizie

X
X
linkcross