Coronavirus, seconda vittima in bergamasca: salgono a 16 i casi, più concentrati in bassa Valle Seriana

La seconda vittima di Coronavirus in Provincia di Bergamo è un uomo di 84 anni residente a Bergamo, in zona stadio. Salgono a 16 i casi positivi accertati: la maggior parte si concentra nella zona della bassa Valle Seriana.
26 Febbraio 2020

La seconda vittima di Coronavirus in Provincia di Bergamo, come riportato dal giornale Il Corriere della Sera, è un uomo di 84 anni: Aldo Cabrini era residente a Bergamo, in zona stadio. Era ricoverato all'Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove domenica è risultato positivo al tampone per individuare il virus. Secondo le autorità, non ci sarebbero evidenti legami fra l'84enne ed il focolaio presente nel lodigiano.

Le vittime bergamasche salgono quindi a due: la prima vittima, lunedì, era un 83enne residente a Villa di Serio, Ernesto Ravelli, passato per l'Ospedale di Alzano Lombardo prima di essere trasferito al Papa Giovanni di Bergamo. E proprio in quella zona, la bassa Val Seriana, si registra il maggior numero di casi della provincia bergamasca. 8 i casi solamente a Nembro, 1 ad Albino, 2 a Gandino e 1 a Villa di Serio. I contagi confermati in bergamasca salirebbero così a 16, quando ieri – secondo l'assessorato alla Sanità, in una relazione distribuita al Consiglio regionale – ne risultavano 14. A questi, si aggiungono i tre bergamaschi positivi e ricoverati a Palermo, due dei quali residenti a Gandino.

Il totale dei casi in Lombardia sono, al momento, 259. Fra questi, c'è anche una bambina di 4 anni. 3.500 i tamponi fatti, 1.752 quelli processati – dato aggiornato al tardo pomeriggio di ieri, 24 febbraio. Accanto ai tre laboratori della Statale, del Sacco e di Pavia sono stati aggiunti altri Ospedali di supporto, quali il Niguarda, il Policlinico, Monza, Brescia, Bergamo e Melegnano. L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha evidenziato la situazione della bassa Valle Seriana, in cui si trova il più alto numero di positivi al Coronavirus.

C’è un numero non trascurabile di casi in quell’area – ha spiegato l'assessore Gallera Anche un primario dell’ospedale di Alzano è risultato positivo, ma è presto per dire che si tratta di un altro focolaio. Stiamo valutando la situazione. Nell’ospedale stanno lavorando bene per gestire l’attività con la necessità di mettere in quarantena il personale entrato in contatto con il caso positivo, il pronto soccorso è aperto, stiamo valutando la situazione epidemiologica”. L’Asst Bergamo Est ieri sera ha aggiunto: “L’attività del pronto soccorso e dei reparti di Alzano prosegue, pur con una riduzione in accordo con la Regione”.

Ultime Notizie

X
X
linkcross