Davide Astori, campanelli d’allarme durante visite del 2016 e 2017: indagati due medici

Svolta nelle indagini sulla morte di Davide Astori, calciatore professionista della Fiorentina originario di San Pellegrino Terme e scomparso improvvisamente lo scorso 4 marzo.
10 Dicembre 2018

Svolta nelle indagini sulla morte di Davide Astori, calciatore professionista della Fiorentina originario di San Pellegrino Terme e scomparso improvvisamente lo scorso 4 marzo in una camera di un albergo ad Udine, dove alloggiava con i compagni in vista della partita contro l'Udinese. 

Secondo quanto scrive La Nazione, c'erano già stati due campanelli di allarme: “Gli elettrocardiogrammi effettuati da Davide Astori al centro di Medicina dello sport del policlinico di Careggi, a Firenze, avevano messo in evidenza la presenza di extrasistole ventricolari nel corso delle prove da sforzo cui il calciatore era stato sottoposto nel luglio del 2016 e nello stesso mese dell’anno successivo per ottenere il certificato di idoneità sportiva”.

Nello specifico, nel referto del tracciato del 2017 era stata evidenziata un'extrasistolia a due morfologie, il che sta a significare che la centralina elettrica del cuore di Davide Astori aveva alcuni problemi. Quindi il calciatore doveva essere fermato? A rispondere la perizia affidata dalla Procura di Firenze a uno dei massimi esperti in materia, Domenico Corrado dell'Università di Padova, già consegnata da un mese al procuratore capo Giuseppe Creazzo e dalla quale la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta.

Inchiesta nella quale due medici di due strutture pubbliche di Firenze e Cagliari sono indagati con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Davide Astori. I due sanitari si sono occupati dell'idoneità sportiva del calciatore.

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