Due cuori e un Comune, anzi due: Andrea e Ilaria, sindaci ”di coppia” a Cusio e Roncobello

Lui da poco rieletto per il secondo mandato a Cusio, lei neo-sindaca di Roncobello: sono Andrea Paleni e Ilaria Rovelli, coppia nella vita accomunati dalla volontà di fare del bene al proprio territorio.
30 Maggio 2019

Lui ha 36 anni e lavora come libero professionista nel ramo della comunicazione e progettazione in ambito turistico, lei ne ha 26 e fa la designer. Una giovane coppia come tante, ma con una cosa in “comune”, letteralmente: entrambi sono infatti sindaci, rispettivamente di Cusio e di Roncobello. Parliamo di Andrea Paleni e di Ilaria Rovelli, lui da poco rieletto per il secondo mandato a Cusio e lei neo-sindaca di Roncobello, che alle scorse elezioni del 26 maggio ha conquistato la fiducia degli abitanti del suo paese.

La scintilla è scoccata poco più di due anni fa, quando Ilaria partecipa ad uno stage presso Altobrembo, di cui Andrea è il presidente. Una storia accomunata dalla volontà di voler fare del bene – sia per il proprio territorio che per la propria gente – e che ha visto come primo step il trasferimento della coppia nella piccola frazione di Capovalle, a Roncobello. Andrea ci scherza su: “In realtà siamo entrambi innamorati dei nostri paesi, il 'problema' era che, ovviamente, uno doveva cedere. Per cui temporaneamente ha vinto lei”. Ilaria è infatti originaria della piccola località, la contrada “dei nonni” come la chiama affettuosamente lei, in cui vivono poco più di 20 persone. “L'alternativa era Piazza Brembana, più vicina al lavoro, ma abbiamo scelto Capovalle – spiega la giovane – Lì ci vivono anche i miei nonni, così ora ho più occasioni per vederli. Avere una persona giovane, per loro, è anche un aiuto”.


Ma amore e politica vanno d'accordo? “Mi piace amministrare un territorio che credo di conoscere bene e che comunque amo – spiega Andrea – Fare il sindaco mi piace, solo che a volte ci sono dei momenti in cui tutto sembra messo in discussione e le cose non vanno come vorresti”. Parole dettate dall'esperienza ormai già quinquennale e che la sua dolce metà considera positiva, sia per la propria crescita professionale, ma soprattutto per il grande supporto che ha ricevuto dopo la sua scelta di mettersi in corsa per la carica di sindaco. “Lui per il mio carattere mi aveva sconsigliato – spiega lei – Poi ha constatato che c'era un bel gruppo e i miei amici mi sostenevano, per cui dopo la mia decisione lui mi ha sostenuto in tutto. Anche il fatto di sapere che posso arrivare a casa, avere qualche dubbio e chiedere consiglio a lui che sa rispondermi è quel qualcosa in più che mi ha fatto dire di sì”. “Conoscendo la sua passione per il territorio, probabilmente avrebbe avuto poi dei rimorsi in futuro – aggiunge Andrea – È chiaro che cercherò di aiutarla per quello che posso, specialmente ora all'inizio se si troverà un po' in difficoltà. Ha comunque accanto una squadra molto valida e dalle grandi potenzialità”.

Una bella storia di fiducia e affetto reciproci, che ora vedrà sul tavolo anche l'impegno della neo-sindaca: nuovi orari, mansioni, lavori che potrebbero spaventare e mettere a dura prova anche la più solida delle coppie, ma Ilaria è positiva: “Sicuramente ci saranno più impegni. Essendo lui già sindaco da cinque anni, bene o male abbiamo imparato a gestire i suoi: ora si tratterà di conciliare anche i miei, però spero che a livello di coppia non si stravolga troppo. È da ottobre che viviamo insieme e anche questo è un fattore positivo, perché stai fuori tutto il giorno a lavorare però sai che arrivi a casa la sera e ci si può vedere”.

Ma anche le paure – più che lecite – fanno parte di quel grande quadro intriso di affetto e grande supporto l'uno dell'altra che si intuisce chiaramente dalle loro parole. “Se devo essere sincero questa cosa un po' mi spaventa – aggiunge Andrea – Gli impegni saranno sicuramente di più rispetto a prima e soprattutto sarà difficile conciliare impegni e momenti di vacanza, e da questo punto di vista credo che la nostra vita sarà un po' meno tranquilla. Ilaria è preoccupata perché si sente il peso della responsabilità, io invece sono preoccupato anche per noi, però è una cosa normale, perché sarà una situazione nuova e dovremo affrontarla nel migliore dei modi e credo ce la potremo fare. Vogliamo bene ai nostri paesi e ci vogliamo bene tra di noi, alla fine questo è quello che conta”.


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