Nuovo tratto ciclabile Val Brembana, a Zogno contrasti sull’utilizzo del sedime ferroviario

Il tratto meridionale della ciclabile della Valle Brembana vedrà presto la luce, ma sorgono i primi problemi. Nel tratto di interruzione a Zogno, contrasti fra l'amministrazione e il PD sull'utilizzo del sedime ferroviario come collegamento.
12 Febbraio 2019

Il tratto meridionale della ciclabile della Valle Brembana vedrà presto la luce, ma sorgono già i primi problemi. A Zogno, infatti, la ciclovia si interrompe per qualche chilometro riprendendo successivamente da piazzale del mercato. L'Amministrazione comunale non ha atteso e si è già messa in moto per arginare il problema, programmando una soluzione in anticipo e progettando di realizzare un collegamento che si snoda lungo la sinistra orografica del fiume Brembo, evitando così che i fruitori passino in mezzo a capannoni della zona industriale di Zogno, presso il sedime della vecchia ferrovia.

La nuova ciclabile sarà attiva da questa estate e partirà da Bergamo città, in via Baioni, fino a Zogno, alle Grotte delle Meraviglie. Da qui, secondo la soluzione pensata dall'amministrazione, ci sarà un collegamento che porterà fino a piazzale del mercato, da cui riparte la via “ufficiale” che si estende per 21 km fino a Piazza Brembana.

Non è della stessa idea, però, il Partito Democratico e a puntare il dito sono Davide Casati, segretario provinciale, Elio Moschini, della segreteria provinciale-sviluppo sostenibile e infrastrutture, Carlo Ghisalberti, segretario del circolo di Zogno e Luciano Cornago, coordinatore della zona hinterland ovest. La critica si muove sottolineando che chi percorrerà la ciclabile, arrivato alla Grotta delle Meraviglie si vedrà costretto ad immettersi sulla strada statale con “pericoli per l'incolumità”, indicando come la soluzione dell'amministrazione risulterà ancora meno efficace quando, a breve, sorgerà l'area di cantiere per la nuova rotatoria della variante di Zogno, oltre che avere un costo elevato di circa un milione di euro con tempi di realizzazione molto lunghi.

Nasce così una contro-proposta: l'idea è di ripristinare l'ex sedime ferroviario di via Locatelli, una soluzione realizzabile in tempi brevi e con costi più contenuti. “Il sedime risulta in molti tratti già asfaltato, così da dare una risposta nell'immediato all'esigenza di attraversare con una mobilità dolce e in condizioni di completezza l'abitato di Zogno.” dichiarano i democratici.

Il commento del sindaco Giuliano Ghisalberti è contrario, andando a denunciare una certa superficialità della proposta, che secondo il primo cittadino “dimostra di non conoscere il territorio”. Una questione che ha riscontrato anche l'attenzione del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, con il quale il Comune sta lavorando per rendere possibile il progetto in tempi brevi.

“È una soluzione a cui saremmo arrivati già da tempo se il Pd in questi anni non avesse assecondato la scelta della Provincia di non intervenire – ha commentato Ghisalberti a L'Eco di Bergamo – Auspico che questa presa di posizione da parte del presidente si possa trasformare in un ulteriore sostegno alle nostre richieste.”

Riscontro negativo anche da parte del deputato leghista Daniele Belotti, che è intervenuto complimentandosi con l'amministrazione per la sua lungimiranza: come dichiarato dal deputato, la pista ciclabile è stata realizzata principalmente a scopo turistico e far sì che passasse in mezzo a dei capannoni ne “pregiudicherebbe la bellezza e l'attrattività” che caratterizzano il percorso.


 

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