S.Pellegrino, si torna a pensare alla riapertura del Grand Hotel: pubblicato il bando di gara

Ora che il bando di gara per l'affidamento in concessione di valorizzazione è arrivato, una delle quattro offerte che fino a qualche mese fa parevano essere interessate potrebbe finalmente concretizzarsi.
25 Giugno 2020

Per il Grand Hotel, stiamo preparando un bando di gara vero e proprio in modo da essere pronti non appena usciremo dall’emergenza sanitaria” queste le parole del sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, lo scorso aprile relativo al piccolo spiraglio di apertura che si stava affacciando per lo storico e maestoso Grand Hotel in seguito alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune.

E ora che il bando di gara per l'affidamento in concessione di valorizzazione è pronto, una delle quattro società, che fino a qualche mese fa avevano espresso il loro interessate, potrebbe farsi concretamente avanti. Le prime due proposte – da parte di una società di Torino e un gruppo di cliniche – avevano manifestato il proprio interesse già nel 2019, mentre gli ultimi a mettersi in corsa sarebbero un gruppo di operatori del settore alberghiero-turistico e QC Terme, lo stesso gestore della Spa del paese che è di proprietà del Gruppo Percassi.

La società torinese vorrebbe negli spazi del gioiello liberty un albergo dedicato agli anziani, l'altro gruppo invece ne farebbe una clinica orientata verso il settore sanitario. QC Terme guarderebbe in direzione legata al settore del benessere. Il bando di gara prevede sia il completamento delle opere di restauro che la gestione dell'edificio e delle aree vicine – dalla durata di concessione che va da un minimo di sei anni ad un massimo di cinquanta – nonché la conduzione delle attività proposte.

Per quanto riguarda il restauro, il Comune comparteciperà con il contributo finanziario a fondo perduto fino a 3 milioni di euro, finalizzato esclusivamente alla realizzazione delle opere di ristrutturazione, che verrà erogato soltanto dopo la realizzazione da parte del privato di opere per un importo pari ad almeno 8 milioni di euro.

Il colosso del liberty italiano, infatti, è chiuso ormai dal 1978, ma dal 2016 è in ristrutturazione finanziato da fondi statali per 18 milioni di euro. Ma per il suo completamento ne servono almeno altri 26 milioni, di cui 3 già stanziati da Regione Lombardia. Il termine ultimo è fissato per il prossimo 30 novembre: chissà che questo ultimo bando non sia l'occasione decisiva per far tornare il Grand Hotel a splendere come un tempo.

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