Val Serina, provinciale chiusa di notte: disagi e proteste dalle aziende

Lavori in corso sulla SP 27 della Valle Serina in località Ambria, che verrà chiusa durante le ore notturne. Ma gli orari fanno discutere, sia i cittadini che le imprese del posto.
12 Luglio 2019

Lavori in corso sulla SP 27 della Valle Serina, a partire dal chilometro 20+285 al 20+830, in località Ambria nel Comune di Zogno, all'altezza dello stabilimento Fonti Bracca, per la posa del collettore fognario della Valle Serina. La viabilità verrà bloccata al transito dall'8 luglio al 3 agosto, nelle ore notturne fra le 22 e le 6 del mattino, week-end esclusi. Orari che fanno discutere, sia i cittadini che le imprese, che si vedono costrette a deviare lungo la Strada Comunale per Spino al Brembo-Bracca e per la SP 33.

Portavoce è la ISPE srl di Serina, che tramite un comunicato stampa ha sottolineato come la chiusura notturna della Strada Provinciale abbia un “rilevante danno economico causato proprio dagli orari di quest'ultima”. “ISPE srl, così come buona parte delle pmi della Valle Serina, ha necessità di inviare i propri dipendenti al lavoro non più tardi delle 5:15, per permettere alle squadre di iniziare il lavoro,nel nostro caso in cantiere, solitamente zona Milano-Monza, alle 7, in linea con tutti i lavoratori. Stando agli orari di chiusura della strada sopracitata, non ci sarebbe permesso transitare sulla stessa prima delle ore 6, cioè ben 45 minuti dopo l'orario usuale” si legge nella nota.

Un disagio quindi, secondo l'azienda serinese, che riguarderebbe anche tutte le altre aziende della zona e che, a causa della chiusura, potrebbero registrare grandi ritardi “considerando la viabilità disastrosa della zona, oltre che all'orario di punta dell'autostrada”, scartando anche l'ipotesi della deviazione verso Spino poiché poco sicura da percorrere con un camioncino.

La ISPE punta il dito anche sulla scelta di Uniacque di effettuare i lavori in periodo estivo, definendola “discutibile proprio nel periodo estivo di maggior affluenza turistica, in quanto oltre al danno economico-industriale si aggiunge anche quello commerciale dipendente dallo sfavoreggiamento verso il turismo dimostrato da vari enti negli ultimi anni”. La proposta che la ditta inoltra alla Provincia, autore dell'ordinanza, è quindi quella di modificare gli orari del blocco notturno, anticipandone l'apertura alle 5 e suggerendo di spostare anche l'orario di chiusura dalle 22 alle 21, “per ridurre al minimo disagi per villeggianti, residenti e lavoratori”.

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