Voglia di gite fuori porta? Ecco le visite guidate al Cornello dei Tasso

Con l'avvicinarsi dell'equinozio di primavera inizia finalmente il periodo delle gite fuori porta. Un'idea interessante la propone il Museo dei Tasso e della Storia postale, a Cornello dei Tasso, che ha organizzato delle visite gratuite.
14 Marzo 2019

Con l'avvicinarsi dell'equinozio di primavera, l'aria della “bella stagione” si fa sentire. La natura si risveglia, piccoli germogli fanno capolino sui rami degli alberi e inizia finalmente il periodo delle gite fuori porta. Un'idea interessante la propone il Museo dei Tasso e della Storia postale, a Cornello dei Tasso, che ha organizzato per la giornata di domenica 24 marzo una visita guidata gratuita del piccolo borgo medievale, dedicata ai bambini fra i 6 e gli 11 anni e alle loro famiglie.

L'obiettivo della visita è quello di guidare i piccoli visitatori alla scoperta di Cornello e della famiglia che lo ha reso famoso persino oltre i confini nazionali: parliamo dei Tasso. Partenza prevista alle ore 15, di fronte al Museo; i più piccoli, accompagnati dai genitori e dalla guida museale, si ritroveranno così immersi in un'atmosfera che sembra sospesa nel tempo, fra edifici e aneddoti storici che si lasciano raccontare dagli occhi ancor prima che dalle parole. Per chi volesse, invece, visitare il borgo storico in solitaria o in compagnia, la visita guidata per adulti è in programma per domenica 14 aprile, sempre alle ore 15 di fronte al museo.

Cornello dei Tasso deve il suo nome all'antica famiglia Tasso, originaria della frazione e conosciuta per aver creato l'antenato dell'attuale sistema postale. Piccolo borgo che sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Brembo e posto lungo l'antico tracciato della “Via Mercatorum”, che lo collega a Oneta (San Giovanni Bianco) dove è presente il Museo della Casa di Arlecchino, attraverso un itinerario storico-artistico senza precedenti. Dedicato alla famosa famiglia, il Museo dei Tasso e della Storia Postale è stato fondato nel 1991 ed è divenuto ormai un punto di riferimento turistico e culturale della Valle Brembana, conservando al proprio interno testimonianze dell'attività postale e letteraria del casato.


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