Zero decessi Covid in Lombardia, Fontana: ”non illudiamoci”

Zero nuovi morti da Covid-19 in Lombardia: questo il dato reso noto durante il bollettino giornaliero della Protezione Civile, che ha stupito tutti. Se confermato, si tratterebbe di un primato da quando la pandemia è cominciata.
25 Maggio 2020

Zero nuovi morti da Covid-19 in Lombardia: questo il dato reso noto durante il bollettino giornaliero di ieri 24 maggio della Protezione Civile, che ha stupito tutti. Se confermato, si tratterebbe di un primato da quando la pandemia è cominciata, a 90 giorni dal primo decesso. Nonostante Regione Lombardia abbia dichiarato che “i flussi provenienti dalla rete ospedaliera e le anagrafi territoriali oggi (ieri, ndr) non hanno segnalato decessi”, circola l'ipotesi che la rete ospedaliera e le anagrafi dei Comuni lombardi non abbiano trasmesso tutti i dati aggiornati, cosa fra le altre cose già successa in occasione di festività o fine settimana.

Anche in bergamasca, di conseguenza, nessun nuovo decesso da coronavirus negli ospedali della provincia. Erano 72 i casi positivi registrati ieri, mentre il giorno precedente 102 – numero lievemente più alto, ma imputabile ai 1.100 tamponi nelle residente per disabili e in parte ai 2.500 test in auto effettuati a metà settimana.

La cosa che mi rasserena è il numero dei nuovi contagiati che sta diminuendo – ha affermato Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, all'ANSA Lo 'zero decessi' è un dato che andrà preso con le pinze, nel senso che purtroppo la domenica è un giorno durante il quale la comunicazione non è sempre precisa e perfetta, a volte arrivano in ritardo. È sicuramente molto positivo come dato, però non illudiamoci che sia finita. I dati sono assolutamente ufficiali”.

Un segnale chiaro” come ha spiegato Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell'Ats di Milano ed epidemiologo alla guida della task force regionale, al Corriere della Sera. I numeri accompagnerebbero: nelle ultime settimane, l'accesso alle terapie intensive è calato drasticamente da 1.300 a 197. Ciò significa che sono molte meno le persone positive con un quadro clinico compromesso tale da richiedere il ricovero ospedaliero.

Sebbene i dati facciano emergere un trend evidentemente in calo in tutta la Regione, il punto si concentra sempre sui nuovi contagi in rapporto al dato nazionale: ieri, ad esempio, la Lombardia registrava +285. Oltre la metà dei nuovi contagiati in tutta Italia. “Tre giorni fa si è concluso lo screening di massa su operatori e personale delle Rsa, ma i referti di quei tamponi entrano ancora nei dati di questi giorni – spiega Demicheli – Ci sono poi i positivi che emergono dai test sierologici e quelli segnalati dai medici di base nel quadro di sorveglianza diffuso che parte anche dalle segnalazioni dai luoghi di lavoro. C’è poi qualche caso di contagio in famiglia”.

A quando i zero contagi? “Un paio di settimane – annuncia l'esperto – Non possiamo escludere una ripresa del contagio e un'oscillazione dei numeri dato che ora la gente sta tornando alla vita di prima. La prima riapertura del 4 maggio sembra assorbita. Se il trend dovesse continuare ad essere questo, in un paio di settimane potremmo arrivare a numeri minimi”. L'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera invita però ad affidarsi sempre alla prudenza.

Bisogna guardare con prudenza al dato di 'zero decessi' per Covid nella Regione – ha spiegato in diretta tv – È successo all'inizio di ogni mese per il ritardo nell'aggiornamento delle anagrafi comunali. Il dato è giunto dai nostri ospedali, ma era domenica”. Importante, dunque, mantenere sempre la massima allerta per scongiurare un nuovo incremento dei contagi.

(Fonte immagine in evidenza: ANSA)

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