Paladina–Sedrina, i costi lievitano a 420 milioni di euro: nuovo incontro il 12 febbraio

Si è parlato anche della Paladina – Sedrina durante l'incontro a San Pellegrino. Da quanto emerso, le notizie non appaiono buone: i costi sono decisamente aumentati, arrivando a toccare i 420 milioni di euro.
3 Febbraio 2020

Si è parlato anche della Paladina–Sedrina – tratto finale della Tangenziale Sud -, durante l'incontro per il prolungamento della linea T2 della TEB organizzato venerdì 31 gennaio a San Pellegrino Terme. Da quanto emerso, le notizie non appaiono buone: dai 90 milioni di euro iniziali, i costi sono decisamente aumentati arrivando a toccare i 400 – probabilmente 420 milioni di euro. Per discuterne, il 12 febbraio la Provincia illustrerà alla Comunità Montana Valle Brembana progetto e costi. Ad annunciarlo è il presidente Gianfranco Gafforelli, presente all'incontro di San Pellegrino.

Per ripercorrere la storia di stime e costi, bisogna tornare indietro nel tempo. La convenzione fra Anas e Provincia di Bergamo per il completamento della Tangenziale sud risale al 2006, quando furono investiti 150 milioni di euro – ma di fatto 100 – da Zanica a Villa d'Almè. 35 sono stati utilizzati per la Stezzano-Zanica, 44 per la Treviolo-Paladina a cui vanno aggiunti 3 per la sua progettazione e 6,8 per il peduncolo di Comun Nuovo. 90 milioni era dunque la cifra destinata per la Paladina-Villa d'Almè.

Lo scorso marzo 2019, i progettisti della Pro Iter di Milano avanzarono l'ipotesi di un tracciato differente, lungo circa 6 chilometri, del quale il 70% in galleria, a partire dallo svincolo di Valbrembo sulla Treviolo-Paladina, che sboccasse poi a Botta di Sedrina. La prima stima era di 250 milioni di euro, senza però contare i costi aggiuntivi a quelli di cantieri, vale a dire espropri, progettazione, IVA e altro. Il totale complessivo dovrebbe quindi ammontare a 420 milioni.

La situazione appare perciò decisamente complicata perché bisognerà quindi tornare da Anas a rifinanziare il progetto. Ma alla luce dei recenti avvenimenti, ovvero di alcune strade – fra cui la Tangenziale Sud – che passeranno da gestione provinciale ad Anas, la situazione potrebbe anche in parte risolversi dal momento che Anas stessa avrebbe la possibilità di intervenire più celermente su eventuali variazioni (e con più investimenti) sulle proprie strade.

La Tangenziale Sud sarebbe dunque la chiave per la viabilità della Valle Brembana. Senza il suo completamento, la Variante di Zogno potrebbe avere un impatto decisamente minore dal momento che sulla nuova strada percorrerebbero circa 32 mila veicoli giornalieri nella parte più a sud della SS470 e 26 mila nel suo tratto a nord, togliendo quindi di fatto all'arteria dalla zona della rotonda di Arlecchino circa 22 mila mezzi al giorno. Per ora, bisogna attendere una decina di giorni per avere un verdetto definitivo.

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