Radio libere, quando a San Giovanni Bianco c’erano Radio Gaì e Lady Radio 105

Tante le radio libere nate nella bergamasca dopo la liberalizzazione del 1976, due a San Giovanni Bianco. Scopriamo la loro storia.
20 Dicembre 2018

Testo scritto dalla studentessa Chiara Bonzi di 3BL dell'Istituto Superiore David Maria Turoldo di Zogno nell'ambito del progetto “La Voce Giovane! delle Valli”.

Per “radio libere” si intendono le emittenti radiofoniche nate in Italia dopo la liberalizzazione dell'etere sancita dalla Corte costituzionale nel 1976.
 Esse venivano installate “abusivamente”, potremmo dire: era il gestore che saliva sul tetto e installava un trasmettitore. 
Inizialmente il fenomeno venne considerato più come una moda temporanea, destinata a terminare presto, e non certo come un'evoluzione del modo di concepire la radiofonia in Italia.


Nel tempo però molte radio libere superarono le emittenti pubbliche a livello di ascolti e la limitazione di diffusione delle radio nel solo territorio di emissione, venne superata in seguito con reti interconnesse in grado di diffondere il segnale non solo in zone limitate, ma anche sull'intero territorio nazionale.
 Innumerevoli sono quelle presenti in tutta Italia (se ne contano migliaia), anche se non si conoscono tutte, poiché sono ancora oggetto di studio e di scoperta da parte di appassionati.

Se invece vogliamo entrare più nel dettaglio, per quello che riguarda il territorio bergamasco, si contano otto esempi di queste radio:
– Radio Canale 93 a Bergamo; 
- Radio Papavero a Bergamo;
- Radio Morgana a Chiuduno;
- Radio Gaì a San Giovanni Bianco;
- Radio Unione Popolare a Calvenzano;
- Radio Libera Val di Scalve a Colere;
- Radio Mirtillo a Treviglio; 
 – West Radio a Ponte San Pietro.



Fino a qualche tempo fa esisteva anche un’altra radio, secondo testimonianze raccolte da paesani di San Giovanni Bianco, ed era la radio chiamata “Lady Radio 105” gestita da Sergio Sonzogni e fondata nel 1977, trasmessa da una zona del paese chiamata Villaggio.
 La radio si occupava di musica, ma proponeva anche giochi radiofonici.
 Scoprire dell’esistenza di “Lady Radio” e del fenomeno delle radio libere è stato interessante: spesso non si è a conoscenza di fatti che accadono nel proprio paese, del quale si pensa di conoscere tutto.

Pare che dopo circa 10 anni la radio si fosse spostata a San Pellegrino Terme, per poi chiudere i battenti, forse perché il gestore aveva trovato una nuova occasione di lavoro, ma non abbiamo raccolto notizie certe. Alla storia di queste radio è dedicato il libro di Roberto Villa, “Ci sembrava di essere liberi. Per una storia delle radio democratiche bergamasche”.
 

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