A lezione di cultura brembana: gli studenti del Caniana fanno tappa a Olmo al Brembo

Un progetto per valorizzare la cultura della Valle Brembana: è questo a cui stanno lavorando dei ragazzi dell'Istituto Caniana di Bergamo, che nella giornata di sabato 23 marzo sono andati a Olmo al Brembo, dove hanno incontrato i maestri artigiani.
28 Marzo 2019

Un progetto per valorizzare la cultura della Valle Brembana: è questo a cui stanno lavorando dei ragazzi dell'Istituto Caniana di Bergamo, che nella giornata di sabato 23 marzo si sono avventurati alla scoperta della nostra meravigliosa Valle, facendo tappa alla Segheria Arizzi di Olmo al Brembo, dove hanno incontrato i maestri artigiani più importanti.

L'iniziativa parte dall'Istituto Caniana, a Bergamo e più precisamente dai ragazzi delle classi 4AS, 4AT e 5BS, coordinati dal loro professore Marco Paramatti. Il progetto dal titolo '“Topograf@arte”: storia, cultura ed economia della Val Brembana' ha come obiettivo quello di valorizzare le particolarità e gli aspetti tipici del territorio brembano. Tre sono i filoni fondamentali che la loro ricerca segue: il primo riguarda la pietra, dalla sua estrazione alla lavorazione, il secondo il legno ed i suoi molteplici usi, mentre il terzo il latte e tutto ciò che gli ruota attorno – dalla cagliatura fino alla stagionatura. “Stiamo sviluppando un percorso attraverso la cultura della lavorazione del latte, della gestione dei pascoli, come l'ambiente si modifica e conserva e quali sono poi le ricadute sia culturali che pratiche – spiega l'ingegnere Marco Paramatti – Dunque la vita dei bergamini e i tipi di formaggi: abbiamo un contatto anche con l'Istituto Alberghiero di San Pellegrino, che cucinerà per noi dei piatti apposta con quattro formaggi tipici della valle”.

Una bella iniziativa, che nella tiepida giornata di sabato 23 marzo si è aperta alla Segheria Arizzi di Olmo al Brembo, in un incontro fra gli artigiani dei nostri luoghi e i giovani studenti, organizzato grazie al titolare Paolo Arizzi e con la presenza di Sergio Cortinovis, vigile del fuoco. Fra i presenti, Enus Milesi, l'artista del legno che con la sua fidata motosega ha realizzato negli anni numerosissime sculture di legno: un talento che gli ha permesso di classificarsi sesto al Campionato Mondiale di scultura lignea in velocità ad Edolo, tenutosi nell'agosto del 2017. Insieme a lui c'erano anche Diego Calvi e Manuel Baschenis con i loro scalpelli e sgorbie del mestiere, Renato Pesenti – intagliatore del legno – e Paolino Busi, che ha portato le sue gerle fatte a mano e la sua filatrice.

“È stata un'esperienza molto bella e positiva, sono soddisfatto per la giornata molto bella trascorsa – spiega Enus Milesi – Abbiamo spiegato ai ragazzi come funzionavano gli attrezzi di una volta, come la scure e il solleva tronchi, illustrando come si portava a Valle il legname tagliato e raccolto nel bosco. Ho mostrato poi loro come si utilizza la motosega e sono stato contento di vedere che c'erano dei ragazzi interessati non solamente al legno, ma al funzionamento dell'attrezzo: come ho spiegato agli studenti, il pezzo di tronco non è mai morto, perché ha ancora la possibilità di rivivere in un'opera nuova. In alta Valle ci sono degli scultori e artisti ancora nascosti, ma io dico che se hai la passione per qualcosa, con la voglia e la passione puoi fare tutto. Ci vuole impegno, certo, ma quando c'è la passione, allora qualcosa frutta sicuramente”.

A questi artisti del legno, i ragazzi hanno fatto interviste e scattato fotografie, oltre che girato dei filmati illustrativi. La giornata per gli studenti è poi proseguita con una visita alla Soluna di Averara, per osservare le erbe medicinali coltivate e successivamente alla chiesa parrocchiale di Averara, per poi spostarsi nel bosco ad osservare alberi e piante. Infine, i ragazzi si sono diretti alla cava di Branzi per osservare il processo di estrazione della pietra, grazie alla collaborazione della ditta D.E.C.A. “L'idea è proprio quella di partire dalla materia prima, l'albero, la pietra, l'erba fino ad arrivare al prodotto finito, quale è il formaggio tipico oppure la pietra usata per costruire il paesaggio, piuttosto che i legni della Valle che vengono trasformati in arredi, anche sacri come quelli visti nella parrocchiale di Averara” spiega Paramatti.

Il risultato finale sarà un filmato, corredato da un sito web, interamente realizzato dagli studenti della 5BS che spiegherà la cultura materiale e riprodurrà la tipicità e la qualità della Valle Brembana attraverso le fotografie, le interviste e i filmati raccolti durante questi incontri. “Quello che abbiamo fatto a Olmo è quello che dichiaro tutto il nostro sforzo di cercare di capire come si lavora il legno, cosa se ne può trarre, nelle mani di questi artigiani che creavano dalla materia prima degli oggetti pregevoli” spiega il professore. Nelle settimane scorse, i ragazzi hanno visitato e documentato la nostra Valle, visitando il Museo della Transumanza a Brembilla e l'Ecomuseo di Peghera. La prossima visita nella nostra Valle sarà a San Pellegrino Terme, all'Istituto Alberghiero del paese, mentre è in programma anche una giornata nelle stalle per osservare la cagliatura del formaggio. In via di organizzazione anche un appuntamento a Dossena e Costa Serina, “per ragionare sul turismo inclusivo, quindi aperto a tutte le utenze sempre sul filone della valorizzazione, però gestito dal punto di vista dell'accessibilità” conclude Paramatti.



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