La Cornabusa accoglie i ciclisti, domenica 4 agosto il primo cicloraduno

Domenica 4 agosto la Cornabusa accoglie e omaggia i tanti ciclisti da tutta la provincia (e non solo) che nel weekend salgono numerosi in Valle Imagna, e fanno tappa al santuario mariano.
27 Luglio 2019

Domenica 4 agosto la Cornabusa accoglie e omaggia i tanti ciclisti da tutta la provincia (e non solo) che nel weekend salgono numerosi in Valle Imagna, e fanno tappa al santuario mariano.

Gruppo Ciclistico Valle Imagna e Santuario Madonna della Cornabusa organizzano infatti il primo “Cicloraduno”. Ore 9.15/9.25 ritrovo partecipanti sul sagrato della grotta, ore 9.30 Santa Messa dedicata ai ciclisti presenti. A seguire solenne benedizione con bacio reliquia della Madonna e di San Giovanni XXIII. All'uscita dalla grotta, ad ogni partecipanti omaggio, a ricordo, da parte del Gruppo Ciclistico Valle Imagna

“Il Santuario della Cornabusa – dichiara don Alessandro Locatelli, parroco di Selino Basso, Cepino e rettore della Cornabusa – è meta predilette di ciclisti che, soprattutto la domenica, affrontano la salita impegnativa. Io personalmente ho provato a salire, ma solo con la pedalata assistita ce l'ho fatta – scherza il parroco -. Ci è sembrato bello allora dedicare un momento tutto per i ciclisti, organizzando il primo cicloraduno. Per loro ci sarà un'accoglienza, la celebrazione alle ore 9,30 e poi una benedizione tutta particolare”.

Ricordiamo inoltre che il 31 agosto si svolgerà il Pellegrinaggio notturno da Sotto il Monte alla Cornabusa, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Partenza ore 22.00 da Sotto il Monte, Giardino della Pace, e arrivo domenica 1 settembre ore 7.00 al Santuario della Cornabusa. Durante il percorso saranno proposti brani di riflessione e momenti di preghiera. Rientro a Sotto il Monte con servizio pullman. Il pellegrinaggio si farà anche in caso di pioggia

Il percorso, di 30 Km, è la strada che Angelo Giuseppe Roncalli percorreva d’estate per raggiungere il santuario della Cornabusa, a piedi nella salita alla grotta. Un appuntamento al quale fu fedele fino all’agosto del 1958, prima di entrare in Conclave. Era per lui la sosta non solo in un luogo particolarmente affascinante dal punto di vista naturalistico, ma la sosta nel mistero della creazione: “… E’ il Santuario più bello che esista, perché non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”.

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