Ristorazione e animazione culturale: il Borgo di Arnosto si reinventa, ecco la ”Berghemhaus”

Nel triennio 2019-2021 il Centro Studi Valle Imagna, in collaborazione con il Comune e la Comunità Montana, lavorerà al progetto Berghemhaus che prevede la realizzazione di un centro di animazione culturale e di promozione turistica.
16 Luglio 2018

Similmente al modello di Cà Berizzi e dell'Antica Locanda Roncaglia a Corna Imagna, il Centro Studi Valle Imagna sta lavorando ad un progetto di rilancio e valorizzazione dell'antico Borgo di Arnosto, a Fuipiano Imagna, che diventerà – entro il 2020 – un centro di animazione culturale e di promozione turistica.

Attualmente all'interno del Borgo di Arnosto hanno sede: il Municipio, la biblioteca comunale, un museo curato dal gruppo Amici di Arnosto e una piccola cappella dedicata ai santi Filippo Neri e Francesco da Paola. Ma nel futuro di questo antichissimo edificio (risalente al XIV secolo e sede della Dogana Veneta fino al 1797) c'è molto di più: durante il triennio 2019-2021 il Centro Studi Valle Imagna, in collaborazione con il Comune e la Comunità Montana Valle Imagna, lavorerà al progetto “Berghemhaus” (Casa dei Bergamini), che prevede la realizzazione di un centro di animazione culturale e di promozione turistica a completamento del percorso “Strada della Pietra e dello Stracchino”.

All'interni dei locali rinnovati troveranno spazio sale polifunzionali per pranzi, degustazione di prodotti, incontri riservati e meeting. Al piano terra e al piano superiore prenderà vita un servizio ristorante per 60 persone circa. Non solo: ad agire da filo conduttore fra i vari spazi un’ampia documentazione del territorio, come oggetti tradizionali, mappe storico-territoriali, raccolte fotografiche e banchi multimediali. 

“Il progetto Berghemhaus di Arnosto – spiega all'Eco di Bergamo l'assessore di Fuipiano, Sonia Rota intende sostenere una grande sfida per il futuro, dimostrando che è ancora possibile vivere in montagna, abitare le vecchie case di pietra e offrire degli spazi percepiti come “casa comune” di scambio idee e di abilità, promuovendo e valorizzando i vari aspetti della cultura locale e dell’identità territoriale, stimolando processi di sensibilizzazione del contesto con riferimenti storici e sociali”.

(Fonte Immagine Visitimagna.it)

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