Atalanta-Bologna, la Dea cala il poker e punta alla Champions

Quattro (gol) per quindici (minuti): tanto basta alla Dea per travolgere il Bologna e incassare altre tre punti fondamentali.
5 Aprile 2019

Quattro (gol) per quindici (minuti): tanto basta alla Dea per travolgere il Bologna e incassare altre tre punti fondamentali. L’atteggiamento arrembante degli uomini di Gasperini è sottolineato da un dato eccezionale. L’ultima squadra a segnare quattro reti nel primo quarto d’ora fu la Juventus: correva l’anno 1932.

L’Atalanta schiera dal primo minuto la miglior formazione possibile, senza turnover e senza badare al rischio squalifiche, i giocatori bergamaschi diffidati sono infatti cinque, tra cui il tridente Zapata-Gomez-Ilicic. Mihajlovic, d’altro canto, opera una vera rivoluzione, scegliendo di affidare l’attacco a Falcinelli, scelto al posto di Rodrigo Palacio.

La partita si incanala subito su binari molto precisi, merito soprattutto di uno straordinario Josip Ilicic. Dopo 180 secondi dal via, lo sloveno riceve palla al limite, rientra sul mancino e mette il pallone sotto il sette. È un gol meraviglioso, ma il 72 orobico ha appena iniziato il proprio show. Due minuti dopo la prima prodezza, il fantasista atalantino salta due difensori felsinei e, con il destro, scaraventa la palla in rete. 2-0. A questo punto, Ilicic decide che, forse, è giusto far segnare anche i compagni e così imbuca alla perfezione per Hateboer, l’esterno manda la palla in buca con un tiro preciso.

La Dea è travolgente, al festival del gol manca solo Zapata. Il colombiano viene servito in profondità da Freuler, semina Gonzalez, rientra sul destro e fulmina Skorupski. È il quindicesimo minuto di gioco. Il Bologna è alle corde, stordito, la Dea va sul velluto. Per gli ospiti si registra solo una conclusione da dentro l’area di Orsolini, i bergamaschi gestiscono il possesso e calano il ritmo della manovra. L’ultimo sussulto della prima fazione lo regala De Roon. Skorupski esce sulla trequarti e rinvia, il mediano olandese la stoppa di petto a centrocampo e calcia al volo. Il pallone esce di pochissimo, sarebbe stato un eurogol da nomination al Puskas.

Al termine del primo tempo la partita è già virtualmente chiusa, eppure il Bologna non demorde e, nonostante i quattro gol di svantaggio, prova a reagire. L’atteggiamento più offensivo dei felsinei dà i suoi frutti. Gollini mura Falcinelli lanciato in contropiede, ma lo stesso portiere atalantino si fa sorprendere da una punizione calciata benissimo da Orsolini. L’estremo difensore parte in ritardo e non riesce ad evitare che la palla finisca in rete.

Gol dell’ex per Riccardo Orsolini e punteggio fissato sul 4 a 1. Il resto della partita è accademia, la Dea rischia solo su un colpo di testa di Falcinelli. Gasperini richiama Ilicic e inserisce Barrow, proprio il giovane attaccante ha l’occasione di calare il pokerissimo presentandosi a tu per tu con Skorupski, il portiere respinge il pallone che viene di nuovo consegnato al numero 99, la sua conclusione a porta libera viene murata da un difensore bolognese.

L’Atalanta ha saputo sfoderare un avvio fulminante, chiudendo di fatto le ostilità dopo dieci minuti per merito, anche e non solo, di uno strepitoso Ilicic. Lo sloveno ha incantato con le sue giocate sopraffine, perciò si merita il premio di “man of the match”. In generale, la prestazione della squadra è stata ottima, Zapata ha raggiunto quota 20 reti stagionali e punta il record Filippo Inzaghi, 24 gol segnati nella stagione 96-97. Proprio Duvan Zapata sarà il grande assente della sfida di San Siro contro l’Inter, partita in programma domenica 7 aprile. Si tratta di un’assenza pesante, eppure la Dea ha tutte le carte in regola per giocarsela alla pari con i biscioni: la volata finale è iniziata, vedremo dove saprà arrivare l’Atalanta.

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