Atalanta incornata dal Toro, ora testa alla Coppa Italia

Pomeriggio amaro per l'Atalanta allo stadio Olimpico Grande Torino, con i locali di Mazzarri che vincono 2-0 e raggiungono i nerazzurri al sesto posto in classifica.
23 Febbraio 2019

Pomeriggio amaro per l'Atalanta allo stadio Olimpico Grande Torino, con i locali di Mazzarri che vincono 2-0 e raggiungono i nerazzurri al sesto posto in classifica, insieme alla Lazio, in piena zona Europa League.

Nell'undici iniziale Gasperini mischia le carte per necessità (Papu Gomez indisponibile e De Roon squalificato) e scelta tecnica pensando alla semifinale di Coppa Italia a Firenze: dentro Pasalic a metà campo e Gosens in fascia, con Castagne nel ruolo inedito di esterno alto. In difesa turno di riposo per Toloi e Palomino e spazio per Mancini ed il redivivo Masiello. Djimsiti confermato al centro (in Coppa Italia sarà fuori per squalifica insieme a Freuler) della difesa, pronto a francobollare Andrea Belotti, centravanti granata dal sangue bergamasco.

La partita è molto fisica, ma l'Atalanta riesce a sviluppare la manovra con discreto ordine. Al 18' una buona ripartenza sulla tre quarti, con Gosens che va al tiro dal limite. La conclusione di esterno è da dimenticare e addirittura crea un problema muscolare al laterale di Gasperini, costretto ad inserire Kulusevski. Lo svedese si posiziona nella zona sinistra dell'attacco con Castagne che torna nel naturale ruolo di esterno alto. Poco dopo il ventesimo doppia occasione per l'Atalanta, prima con un diagonale ravvicinato di Mancini parato da Sirigu e subito dopo con un colpo di testa di Castagne che finisce a lato di un soffio.

L'Atalanta fa la partita, ma fatica a trovare l'imbucata giusta, anche perché nel Torino sia Izzo che Nkoulu fanno buona guardia. La squadra di Mazzarri arriva invece al tiro al 35', con un'azione personale di Meité che si chiude con un tiro insidioso alto di poco.
Quando la prima frazione sembra spegnersi a reti bianche arriva il vantaggio del Toro. Su azione di corner un tocco sottomisura sorprende Berisha che smanaccia. Hateboer allontana alla meglio sul lato opposto dell'area, dove Izzo mette in gol.

L'inizio di ripresa è traumatico per i nerazzurri: dopo soli 28 secondi Meité lavora bene sulla fascia e crossa al centro rasoterra, dove un velo di Belotti libera al tiro Iago Falque che infila nell'angolo alla sinistra di Berisha, dove il portiere albanese non può arrivare. Un colpo pesante per l'Atalanta che solo al 51' si riaffaccia in avanti, con Castagne che si libera bene in area ma conclude fra le braccia di Sirigu. La manovra diventa confusa e sterile, senza nessuna conclusione efficace.

A uno Zapata avulso dal gioco e ad un Ilicic inconcludente, Gasperini decide di affiancare Barrow, togliendo il già subentrato Kulusevski. Nulla di nuovo e Gasperini fa rifiatare saggiamente Castagne inserendo il polacco Reca. Per il contro il Torino resta vivo, arrivando due volte al tiro con Iago Falque. Berisha salva la porta prima con un intervento in due tempi e poi con plastico tuffo. Lo sforzo finale dell'Atalanta si spegne in un tentativo di Barrow, con tiro deviato in corner, e in una conclusione di Zapata ben parata da Sirugu.

Finisce così con la vittoria granata (quinta partita consecutiva senza gol subiti per il Torino) e l'attenzione degli atalantini che si sposta ora sulla semifinale di Coppa Italia, mercoledì 27 febbraio alle 21 a Firenze. Può e deve essere la partita dell'anno.

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