Atalanta, sale l’attesa: alla conquista della Luna

È un sogno ad occhi aperti cresciuto di partita in partita, che domenica 26 maggio vive il momento cruciale a Reggio Emilia: l’Atalanta di Gian Pietro Gasperini può (e vuole) qualificarsi per la Champions League.
23 Maggio 2019

È un sogno ad occhi aperti cresciuto di partita in partita, che domenica 26 maggio vive il momento cruciale a Reggio Emilia: l’Atalanta di Gian Pietro Gasperini può (e vuole) qualificarsi per la Champions League. Un traguardo incredibile, che solo a citarlo scatena le scaramanzie più diverse nei tifosi nerazzurri, ma che è davvero a portata di mano.

Gli ultimi 90 minuti di campionato, come noto, vedranno l’Atalanta opposta al Sassuolo, in una gara (arbitra Doveri) che formalmente pone i nerazzurri nel ruolo di padroni di casa, ma che all’atto pratico si disputa sul campo amico della società di patron Squinzi, a causa del cantiere che da fine aprile ha messo sottosopra lo stadio di Bergamo, con la demolizione (completata) della vecchia Curva Nord e la costruzione del nuovo settore che sarà casa e “Muro” del tifo atalantino.

Alla volata decisiva l’Atlanta si presenta forte di un prestigioso terzo posto da difendere, alla pari con l’Inter (che però è dietro negli scontri diretti, soprattutto per il 4-1 che all’andata l’Atalanta rifilò agli uomini di Spalletti) ed un punto avanti rispetto al Milan di Gattuso. Per le milanesi due impegni con squadre di bassa classifica: l’Inter a San Siro riceve l’Empoli, mentre il Milan fa visita alla Spal, che addirittura spera nel decimo posto. I calcoli sulle varie probabilità sono infiniti, ma la sostanza è una sola: l’Atalanta conquista l’ammissione alla Champions League se vince con il Sassuolo. E’ cioè padrona del proprio destino. Si va nell’Europa delle big anche in caso di pareggio, a patto che Inter o Milan (basta una delle due) non vincano.

Ci sono incroci possibili anche in caso di sconfitta (scongiuri please), che addirittura (in un unico caso) metterebbero ancora (molto teoricamente) in gioco la Roma, oggi sesta e destinata, salvo sorprese, ai preliminari di Europa League. Fuori gioco la Lazio (che l’Europa League diretta l’ha conquistata vincendo la Coppa Italia a spese dell’Atalanta) ed il Torino, crollato ad Empoli domenica scorsa.

Proprio la grande vena dei toscani (vincono da quattro partite) tiene in ansia i tifosi interisti, e rende possibili scenari apocalittici per il Genoa e la Fiorentina, che si affrontano al Franchi in un impensabile ed imprevedibile “spareggio” salvezza. Compito forse più agevole per il Milan a Ferrara: l’attenzione dei rossoneri sarà giocoforza anche ai risultati degli altri campi, ma non vanno sottovalutate anche le bocche da fuoco spalline ed ex atalantine, con Petagna, Floccari e Kurtic pronti magari a festeggiare con l’amata Dea.

Fra i tifosi si annuncia un nuovo esodo verso l’amata Reggio Emilia, già teatro delle imprese europee degli ultimi due anni. C’è tanta attesa e tanta voglia di esplodere, ma per ora prevalgono il profilo basso e la scaramanzia, complice la sconfitta di Coppa Italia che ancora non è stata del tutto assorbita. A Zingonia la concentrazione è massima e si trasforma in piena consapevolezza dei propri mezzi e delle concrete possibilità di centrare un risultato storico. Unici indisponibili saranno i lungodegenti Toloi e Varnier (ma quest’ultimo potrebbe per la prima volta essere convocato dopo l’infortunio al crociato) e lo squalificato Hateboer.

Una qualificazione porterebbe l’Atalanta in una dimensione agonistica ed economica di livello mondiale. Letteralmente…In orbita. Un volo fra le stelle (della Champions) sarebbe risultato epocale. A 50 anni dalla conquista della Luna un gran bel modo di festeggiare. Forza Atalanta!

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