Coronavirus: emergenza (anche) sociale, in Valle Imagna c’è la task force di ASC

Un'emergenza tanto sanitaria quanto sociale. A rispondere “presente” la task force dell'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè, strumento di supporto ai Comuni di Valle Imagna e oltre Brembo.
23 Aprile 2020

Un'emergenza tanto sanitaria quanto sociale. Dopo una prima fase di criticità sanitaria (che prosegue, ma ora in modo più controllato), l'emergenza coronavirus si è ora spostata anche nei territori, colpendo duramente il tessuto sociale. A rispondere “presente” la task force dell'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè, strumento di supporto ai Comuni di Valle Imagna e oltre Brembo (Almè, Villa d'Almè, Paladina e Valbrembo); nata in seguito all'attivazione delle Unità Territoriali per l'Emergenza Covid-19 (UTES) da parte di ATS Bergamo, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e Fondazione della Comunità Bergamasca.  

Nello specifico, la task force di ASC – guidata dal direttore Gianantonio Farinotti con le operatrici Chiara Bigatti, Michela Busi e Silvia Togni – si sta occupando del numero di Emergenza UTES, disponibile tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, sia per i cittadini che come raccordo fra le diverse istituzioni: Ambito, Comuni, operatori ATS e ASST Bergamo per dimissioni o altre necessità legate all'emergenza.  Un servizio che funziona da “ponte” tra persone, comunità e istituzioni.

“Insieme alle altre ragazze – spiega Chiara Bigatti, educatrice professionale e referente Area Lavoro di ASC – stiamo cercando di rispondere all'emergenza, ma anche di avere uno sguardo lungo sul “dopo” e sulle normali attività dell'ASC che devono proseguire nonostante tutto, magari in forma diversa e riadattata. Ma devono andare avanti.”

Altro servizio telefonico disponibile è “Restiamo in Linea”, attivato come forma di sostegno e ascolto ai cittadini, per condividere con loro paure, bisogni, dare voce alle emozioni e combattere la solitudine che affligge numerose persone, anziani e non solo. “In media riceviamo circa 50 chiamate a settimana – spiega una delle operatrici –. Non solo anziani, ma anche pazienti covid o loro familiari, persone con diverse fragilità, anziani. I bisogni sono di diversa natura: da bisogni concreti all'ascolto e al sostegno. Ci sono persone che sentiamo quotidianamente, altre invece una sola volta”.

Tra le altre azioni messe in campo dalla task force di ASC anche la raccolta dati settimanali su azioni compiute per l'emergenza Covid da ogni Comune e dall'Ambito; il coordinamento di tutte le iniziative rivolte all'età evolutiva (di concerto con i progetti Distanze Ravvicinate e Crescere insieme in Valle), il recupero e l'acquisto di DPI, l'avvio di misure di sostegno alla fragilità come assistenza domiciliare, consegna pasti, spesa e farmaci a domicilio, trasporto sociale; gestione della pagina Facebook dell'Azienda Speciale Consortile, curata da Silvia Togni, in coordinamento con pagine di altri progetti (Crescere Insieme in Valle, Distanza Ravvicinate, Spazio Neomamme Valle Imagna). Riorganizzato anche il servizio di Assistenza Educativa Scolastica d'Ambito, il supporto della didattica a distanza per gli alunni con disabilità, con modalità di intervento differenziate in base ai bisogni e alle competenze individuali.  

Gli occhi, inoltre, sono già puntati verso la tanto agognata fase 2 con la riprogrammazione degli strumenti e delle risorse dell'Ambito territoriale per attivare progetti futuri a medio-lungo termine adatti ad affrontare l'emergenza sociale covid-19 e la riprogettazione dei servizi socio-assistenziali dedicati all'età evolutiva, alla fragilità e alla disabilità.

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