Costa Imagna, il distributore comunale triplica le vendite di carburante

La stazione di servizio chiude i battenti e il comune la acquista. È successo nel giugno 2017 quando il Comune di Costa Valle Imagna ha deciso di comprare l'unico distributore del paese. A un anno e mezzo di distanza, le vendite si sono triplicate.
12 Febbraio 2019

La stazione di servizio chiude i battenti e il comune la acquista. È successo nel giugno 2017, quando il Comune di Costa Valle Imagna si era trovato a dover fronteggiare una delle piaghe più insidiose che caratterizzano i piccoli comuni di montagna, ovvero la chiusura di un servizio fondamentale per la comunità. Così, il piccolo comune valdimagnino, che conta poco meno di 600 abitanti, ha deciso di acquistarla, diventando così uno dei pochissimi comuni italiani a gestire direttamente una stazione di servizio.

Nata alla fine degli anni '70, dista 15 km dal benzinaio più vicino e fino alla sua chiusura portava l'insegna “IES”, che la gestiva da 15 anni. Ma la vita di montagna è dura per tutti, soprattutto in termini economici, e così nel 2017 aveva dichiarato l'intenzione di chiudere i battenti. Gli amministratori comunali hanno fin da subito avviato trattative per l'acquisizione, donando nuova vita a quel distributore di benzina verde e diesel con una nuova insegna che riporta semplicemente il nome del comune.

Un'idea lungimirante, dal momento che in un anno e mezzo le vendite si sono triplicate, passando da 120mila a ben 300mila litri venduti, con 0 spese grazie ai prezzi modici e al self service, dotato anche di dispositivo per l'uso del bancomat. I ricavati della vendita del carburante vanno a finanziare lavori utili all'intera comunità del piccolo comune.

“Teniamo i prezzi molto calmierati, quindi siamo abbastanza in linea con i posti più economici della provincia – ha dichiarato il sindaco di Costa Valle Imagna Umberto Mazzoleni ai microfoni di BergamoTV – Non vogliamo trasformarla in un'attività economica nel vero senso della parola, ma dev'essere un servizio ai cittadini. Quindi quel poco che ci guadagniamo rimane sul territorio, utilizzandolo per fare dei piccoli investimenti per sistemare le cose in paese.”

(Fonte immagine in evidenza: L'Eco di Bergamo)


 

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