Nidi gratis, dalla Regione 37 milioni: dove in Valle Brembana e Imagna e requisiti

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato un nuovo stanziamento di 37 milioni di euro per finanziare nuovamente 'Nidi Gratis', la misura che dal 2016 permette a famiglie di beneficiare della retta azzerata.
28 Maggio 2019

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato un nuovo stanziamento di 37 milioni di euro per finanziare nuovamente “Nidi Gratis”, la misura regionale che dal 2016 ad oggi ha permesso a 43 mila famiglie di beneficiare della retta di frequenza di asili nido e micronidi azzerata. Anche in Valle Imagna e Valle Brembana diversi Comuni hanno aderito all'iniziativa, di cui l'ultima – ancora in vigore – per gli anni 2018-2019: l'obiettivo è quello di sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica e sociale, per garantire loro l'accesso ai servizi per la prima infanzia, come asili nido e micronidi.

“Solo nel corrente anno scolastico hanno beneficiato dell'azzeramento della retta – ha spiegato l'assessore alle Politiche per la Famiglia della Regione Lombardia Silvia Piani, che ha proposto la misura – oltre 15.000 famiglie lombarde. L'alto livello di gradimento pone anche in materia di politiche di conciliazione vita-lavoro la nostra Regione come un modello di riferimento nel panorama nazionale. Siamo orgogliosi quindi che tante famiglie hanno potuto usufruire di un servizio così importante in maniera gratuita”.


In Valle Brembana sono 5 gli asili che hanno beneficiato dello stanziamento 2018-2019 e che, probabilmente, continueranno a beneficiarne anche per il prossimo, mentre in Valle Imagna sono 4: ad Almenno San Bartolomeo con il “Nido Comunale dei Tigli” che ospita bambini anche da Barzana e Roncola, Almenno San Salvatore con “I Germogli”, Palazzago con “Dolci Sogni” e Sant'Omobono Terme con “Nido C'era una Volta”, che accoglie anche i piccoli di Berbenno. Le controparti brembane sono invece San Giovanni Bianco con “Nido Cavagnis”, aperto a bambini da Camerata Cornello, Olmo al Brembo, Piazzolo, San Pellegrino Terme, Lenna Piazza Brembana, Santa Brigida ed Averara, poi c'è il “Nido Il Pulcino” di San Pellegrino, continua il nido di Sedrina “Peter Pan”, quello di Val Brembilla ed infine il micronido “Linus” di Valnegra, che fa da punto riferimento a tutti i paesi vicini. A seconda delle richieste dei Comuni, per l'anno 2019-2020 potrebbero aggiungersi altre strutture (si prevede un incremento del 10%).

I REQUISITI – Per poter aderire alla misura, le famiglie devono avere un Isee inferiore o uguale a 20.000 euro. Entrambi i genitori devono essere residenti in Lombardia ed essere occupati, oppure con un genitore occupato e uno disoccupato con la Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) o con il Patto di servizio personalizzato (Psp). Una condizione che è valida anche in caso di nuclei monogenitoriali. Il bando per quanto riguarda gli anni 2019-2020, fino ad esaurimento dei fondi, si articola in due fasi, le cui procedure potranno essere svolte solo online tramite il sito di Regione Lombardia: i Comuni potranno aderire alla misura nel mese di giugno e le famiglie presentare domanda a partire da settembre.

Non è escluso, quindi, che nuovi asili nido possano aggiungersi alla rete gratuita offerta da Regione Lombardia e, anzi, si prevede che l'incremento raggiungerà ben il 10%. “Si tratta di una politica di conciliazione – ha concluso l'assessore – che favorisce l'ingresso e soprattutto la permanenza dei genitori nel mercato del lavoro. Strategiche risultano quindi la sinergia e la sintonia con i Comuni, la cui collaborazione è fondamentale anche per l'attuazione della misura”.


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