Nuova vita per la casa del ”porto” di Clanezzo: previsti lavori di risanamento conservativo

A Clanezzo, la casa del “porto” avrà una nuova vita: circondata dalla classica rete verde con tanto di cartello di cantiere comparsi a marzo attorno all'edificio, per lo storico edificio sono in programma lavori di risanamento conservativo.
15 Maggio 2020

A Clanezzo, la casa del “porto” avrà una nuova vita: circondata dalla classica rete verde con tanto di cartello di cantiere comparsi a marzo attorno all'edificio, per la storica struttura sono in programma lavori di risanamento conservativo.

Laura di Bella, di Bergamo, è l'architetto progettista che si occuperà di restaurare e riportare all'antico splendore quel pezzo di storia non solo di Clanezzo, ma punto d'incontro fra due valli, quella Brembana e Imagna. Il cantiere avrebbe dovuto prendere il via lo scorso 13 febbraio, per poi concludersi il 13 settembre. La recente emergenza sanitaria ha sicuramente allungato le tempistiche e, ad oggi, ancora non si sa quando si potrà ammirare nuovamente quel suggestivo angolo a strapiombo sul fiume.

 La casa del “porto” ha origini antiche, si tratta infatti della casa di un uomo che con la sua barca trasportava da una sponda all'altra del Brembo – dalla Valle Brembana alla Valle Imagna – merci e persone.

E così fino alla fine dell'Ottocento, quando venne costruita per volere di Vincenzo Beltrami, allora proprietario del Castello di Clanezzo, la passerella in legno e ferro ancora oggi attraversabile (il famoso “ponte che balla”). Da allora, l'antica dimora continuò a restare una abitazione e per un periodo fu anche un'osteria prima di venire completamente abbandonata circa vent'anni fa.

(Fonte e fonte immagine in evidenza: Prima Bergamo)

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