Oms, l’80% dei contagiati da Coronavirus guarisce in due giorni: le 10 regole per fare prevenzione

Secondo quanto afferma l'Oms, l'80% delle persone contagiate contrae una forma molto lieve del virus, guarendo in un paio di giorni. Intanto, il Ministero della Salute ha stilato 10 regole da seguire per fare prevenzione.
24 Febbraio 2020

Da diversi giorni è scattato l'allarme Coronavirus anche in Italia: il “paziente 1” – ricoverato il 20 febbraio a Codogno, nel lodigiano – è il primo risultato positivo al test per il Covid-19. Ad oggi i casi confermati in Italia sono 229, fra cui 4 in bergamasca (1 a Bergamo, deceduto, 2 ad Alzano Lombardo e 1 a Seriate). Supermercati presi d'assalto, quarantene e tanta paura: il panico ora incombe su tutto il Nord Italia, e non solo.

Nella notte di oggi, lunedì 24 febbraio, l'Austria ha bloccato per alcune ore la circolazione ferroviaria sul Brennero, mentre in mattinata un autobus della compagnia Flixbus proveniente da Milano è stato fermato a Lione, entrambe le situazioni per sospetti casi di Coronavirus. Ma cosa pensa l'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, di quanto sta accadendo nel nostro Paese?

Siamo profondamente preoccupati per l'improvviso aumento di casi in Italia, Iran e Corea del Sud – ha affermato poche ore fa il direttore dell'Ombs Ghebreyesus, nel suo briefing quotidiano sul Coronavirus – Non possiamo parlare ancora di pandemia, ma solo di epidemia. Anche se l'allerta è alta, non c'è ancora una diffusione del Coronavirus su larga scala a livello mondiale”. La maggior parte (circa l'80%) delle persone contagiate, ha sottolineato Michael Ryan, capo del programma di risposta alle emergenze, contrae infatti una forma molto lieve del virus, che vede la sua risoluzione in un paio di giorni. Il 20% dei pazienti si ammala invece in modo grave, come è accaduto ai sei deceduti fino ad ora.

Il problema è reale, ma secondo l'Oms – che nei giorni scorsi ha inviato una missione di supporto alle autorità italiane – non tale da giustificare una psicosi. Del parere opposto è invece il celebre virologo italiano Roberto Burioni, che venerdì 21 febbraio (prima della diffusione nel Nord Italia) ha affermato ai microfoni di “Genetica Oggi” su Radio Cusano Campus: “Se una malattia ha il 3% di mortalità ed è molto diffusa, può diventare una catastrofe. La Spagnola nel 1918 ebbe il 2% di mortalità. Ai seimila casi diagnosticati bisognerebbe aggiungere come minimo uno zero. Non abbiamo farmaci, non abbiamo vaccini”.

La prevenzione, come sottolinea il Ministero della Salute, è l'arma più efficace: sono state stilate 10 regole per far fronte all'emergenza dei giorni scorsi.

– È importante lavarsi spesso le mani e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi
– Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
– Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
– Coprire bocca, naso in caso di starnuti e/o tosse
– Non prendere farmaci antivirali né antibiotici senza prescrizione e indicazioni del proprio medico
– Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool
– Usare la mascherina solo se si pensa di esser malati o si assiste persone deboli
– I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
– Contattare il numero verde 1500 in caso di febbre o tosse e si è tornati da un viaggio in Cina da meno di 14 giorni; in Lombardia è lo 800894545 e in Veneto è lo 800462340; si aggiungono ai numeri di emergenza 112 e 118.

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