”Schiscetta solidale” anche in Val Brembana: ristoratori uniti per i pasti a medici e infermieri

Ogni giorno preparano 250 pasti caldi, utili a medici ed infermieri che lottano in prima linea contro la tragica epidemia del Coronavirus. Il progetto 'Schiscetta Solidale' coinvolge anche numerosi ristoratori della Valle Brembana.
3 Aprile 2020

Ogni giorno preparano 250 pasti caldi, utili a medici ed infermieri che lottano in prima linea contro la tragica epidemia del Coronavirus. Il progetto “Schiscetta Solidale” coinvolge anche numerosi ristoratori della Valle Brembana che si sono messi in rete e gratuitamente offrono lasagne, polenta, gnocchi, crespelle, pizza, arrosto, brasato e casoncelli quale segno tangibile di sostegno al personale sanitario. 

Il network solidale è nato su iniziativa della Trattoria Taiocchi di Curno, che negli ultimi giorni ha chiamato a raccolta altri colleghi e diffuso un appello attraverso Ascom Bergamo Confcommercio, per aumentare le adesioni sia dei donatori sia dei riceventi.  Con i locali attualmente aderenti, è possibile soddisfare un fabbisogno di oltre 250 pasti al giorno, preparati nelle cucine riaperte per l’occasione e distribuiti grazie ai volontari del progetto “Angeli al volante” del gruppo Conducenti Professionisti di Ascom con il supporto logistico del Distretto dei Colli e del Brembo”. 

Le prime consegne, hanno interessato gli ospedali di Ponte San Pietro e Zingonia. Decine gli aderenti in tutta la provincia e molti anche coloro che hanno offerto il proprio contributo (ma le porte sono sempre aperte) anche in Val Brembana. In prima battuta a chiamare a raccolta i propri aderenti è stata l’Associazione Alto Brembo, che con il coordinamento di Andrea Midali (Gastronomia Pasticci e Capricci di Piazza Brembana) ha messo in campo Pizzeria Restart (Piazza Brembana), Albergo Ristorante Sole (Mezzoldo), Albergo Ristorante Piazza Brembana e Il Tagliere (Santa Brigida).  Al generoso e condiviso slancio si sono uniti anche Old Fox (Isola di Fondra), Ostello Brembo (Camerata Cornello), Ristorante Afra (Valleve), Hotel Corona (Branzi), Panificio Baldovino Midali (Branzi), La Stalletta (Zogno) e La Ruota (Selvino).

“Non potevamo stare – sottolinea Andrea Midalicon le mani in mano. Quindi ho chiamo all’appello tutti i colleghi della valle. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da quante persone si sono dimostrate di gran cuore proponendosi di cucinare per questi nostri eroi”.

L’iniziativa della Trattoria Taiocchi ha preso corpo all’interno della community Facebook dell’agenzia RistoratoreTop, frequentata da oltre 8000 ristoratori italiani, dove il ristorante milanese SlowSud ha lanciato nei giorni scorsi il medesimo appello ai locali milanesi raccogliendo la partecipazione di decine di realtà tra catene, ristoranti, pizzerie, hamburgerie, kebab e persino pasticcerie e gelaterie in grado di distribuire circa cinquecento pasti al giorno ad otto ospedali del capoluogo lombardo. 

“Abbiamo preso contatto con gli ospedali bergamaschi ispirati dall’impegno e dalla solidarietà dei colleghi milanesi – spiegano Ovidiu Gabriel ed Elisa Taiocchi, titolari del ristorante capofila della rete bergamasca – e la risposta nella nostra città è stata altrettanto incoraggiante. Siamo consapevoli tutti del fatto che alle strutture ospedaliere servano più di ogni altra cosa protezioni per il personale e apparecchiature mediche, ma, nel nostro piccolo, questo è il contributo che possiamo dare: aiutare le mense, sollevandole dal sovraccarico di lavoro e consentendo loro di concentrarsi solo sui pazienti, e offrire agli operatori coinvolti in prima linea nella lotta all’epidemia da Covid-19 anche solo un piccolo momento di distrazione dai turni infernali che stanno svolgendo per il bene della collettività”.

Per chi volesse aderire all’iniziativa questi i contatti di Andrea Midali: [email protected] e 327.7732171

 

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