Sei partite verso la storia, ma l’Atalanta ha già vinto

Manca esattamente un mese alla fine della stagione calcistica 2018-2019 e per l’Atalanta possiamo parlare, senza ombra di dubbio, di un sontuoso sprint finale.
26 Aprile 2019

Manca esattamente un mese alla fine della stagione calcistica 2018-2019 e per l’Atalanta possiamo parlare, senza ombra di dubbio, di un sontuoso sprint finale. In sei partite (cinque di campionato e la finale di Coppa Italia) la squadra nerazzurra condotta da Gasperini ha la possibilità di vincere un trofeo che manca in bacheca da ben 56 anni (vittoria in Coppa Italia nel 1963) e qualificarsi per le coppe europee della prossima stagione, entrando addirittura (incredibile a dirsi) dalla porta principale della Champions League, in caso di quarto posto finale.

I tifosi vivono un sogno ad occhi aperti che ad ogni partita si rinnova e si concretizza: siamo passati dal 4-1 sontuoso contro l’Inter a Bergamo al 3-0 in Coppa Italia contro la Juventus, dalla vittoria in rimonta di Napoli alla splendida qualificazione in Coppa Italia, ottenuta grazie all’audace 2-1 contro la Fiorentina la sera del 25 aprile, con le reti di Ilicic e Papu Gomez, solisti d’eccezione in un’orchestra che suona da tempo una marcia trionfale. In campionato la lotta è serratissima e coinvolge addirittura anche l’Inter che si trova al terzo posto, con un margine di “sicurezza” di cinque punti che l’imminente Derby d’Italia con la Juventus potrebbe assottigliare. Dietro è bagarre totale con l’Atalanta appaiata al Milan (il quale è in vantaggio negli scontri diretti), la Roma indietro appena un punto, il Torino (che attende il Milan) a tre punti e la Lazio a quattro. Quest’ultima è attesa dalla Sampdoria, non del tutto fuori gioco. 

L’Atalanta ha sulla carta tre incontri interni possibili (vietato definirli facili) con Udinese, Genoa e Sassuolo, anche se gli ultimi due si giocheranno a Reggio Emilia dato l’inizio dei lavori allo stadio da martedì 30 aprile. Le due residue trasferte prevedono invece sfide d’alta quota: il 5 maggio a Roma con la Lazio ed il 19 maggio a Torino con la Juventus, magari impegnata più dalla festa per l’ottavo scudetto consecutivo che dalla partita. In mezzo, la sera del 15 maggio a Roma, ci sarà la finale di Coppa Italia: una partita impronosticabile, in gara unica. Una chance in più per scrivere la storia.

L’impressione è che a determinare tutto non saranno soltanto valori e livelli tecnici che il campionato ha ormai ampiamente espresso, quanto la condizione atletica e mentale delle squadre in questo rush finale. Ciò rende tutti ottimisti rispetto all’Atalanta che ha mostrato di non soffrire (anzi) gli impegni ravvicinati delle ultime settimane. Il segreto è probabilmente in un fatto semplice quanto evidente: l’Atalanta ha già vinto. Hanno vinto i Percassi, per il percorso in crescendo di questi anni, ha vinto la professionalità altissima di tecnico, giocatori, collaboratori e staff, ha vinto una mentalità moderna ed audace, hanno vinto i tifosi che trasudano entusiasmo al di là di qualsiasi risultato ed episodio.

Nel calcio e nelle sport è importante partecipare, ma è innegabile che è anche essenziale vincere. Comunque vada, l’Atalanta l’ha già fatto, lasciandosi alle spalle la notte deludente di Copenaghen e vivendo una stagione già da ora incredibile. Nessuno ha voglia di svegliarsi, ma il sogno è ad occhi aperti e potrebbe avverarsi.

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