Test sierologici: si parte da Bergamo, 500 giorni per testare tutti i lombardi?

Regione Lombardia parla di 20 mila test al giorno. Ciò significa che ci vorranno circa 500 giorni per eseguire il test a tutti i lombardi (10 milioni). Quasi un anno e mezzo.
15 Aprile 2020

Manca solo una settimana e poi i tanto attesi test sierologici, messi a punto dall'IRCCS pubblico San Matteo di Pavia, verranno effettuati. Si partirà dalla provincia di Bergamo, il cuore della pandemia in Italia e poi toccherà a Brescia, Cremona e Lodi. I primi ad effettuarlo saranno gli operatori sanitari e socio sanitari e poi si passerà ai cittadini che devono rientrare al lavoro.

Ma come funzionano? Il test serve per ricercare nel sangue, tramite un comune prelievo, la presenza degli anticorpi e nello specifico le immunoglobuline IgM e IgG. Grazie a questa tecnologia si riuscirà a scovare non solo le persone immuni (anche se non si sa ancora per quanto lo saranno) ma anche tutti gli asintomatici che si sono contagiati senza nemmeno saperlo. Sarà questa una delle chiavi di volta per affrontare la fase 2.

Regione Lombardia parla di 20 mila test effettuati al giorno. Non pochi in senso assoluto, ma se raffrontanti agli abitanti della Lombardia (circa 10 milioni) non sono sufficienti a garantire uno screening degli immuni in tempi rapidi. Anzi: ci vorrebbero circa 500 giorni per eseguire il test a tutti. Quasi un anno e mezzo.

È la stessa preoccupazione che emerge anche dalle parole del presidente dell'ordine dei medici della provincia di Bergamo, Guido Marinoni: “Venerdì ho partecipato al comitato tecnico scientifico in cui si è stata annunciata la novità dei test sierologici particolarmente avanzati – dichiara a L'Eco di Bergamo -. I numeri dichiarati però mi sembrano insufficienti al bisogno. Diciamo che si inizia a intravedere un po’ di luce. Speriamo di sapere qualcosa di più operativo in breve tempo​”. 

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