Marco Gherardi, che da 34 anni porta il latte in tutta la Valle Brembana

Marco Gherardi, classe 1964, da 34 anni distribuisce latte – e non solo – ai suoi clienti di tutta la Valle Brembana.
20 Dicembre 2019

Sveglia alle 2:30 del mattino, giacca e furgoncino bianco come la neve. Da Piazzatorre fino ad Albano Sant'Alessandro per caricare i prodotti dall'azienda e poi di nuovo verso la Valle Brembana senza tralasciare nemmeno un paese: da San Pellegrino Terme a Piazza Brembana e da lì, a giorni alterni, fino a Foppolo oppure in direzione Cusio. Questa è la giornata tipo di Marco Gherardi, classe 1964, che da 34 anni distribuisce latte – e non solo – ai suoi clienti: punti vendita, negozi, supermercati, e ancora pasticcerie, bar e ristoranti, che lo aspettano con pazienza ogni mattina.

Faccio, a grandi linee, una settantina di consegne al giorno – racconta Marco – Raggiungo praticamente ogni angolo della valle. È un lavoro molto impegnativo: le prime consegne iniziano alle 6 del mattino, quando le prime attività iniziano ad aprire. Certo, gli ultimi in cima alla Valle si lamentano, perché vorrebbero i prodotti prima – aggiunge ridendo – ma ormai si sono adeguati e sanno organizzarsi al meglio”.

La sua è un'impresa famigliare, un “padroncino” in poche parole, a cui da qualche tempo si è aggiunta la figlia Marina che segue tutto il settore burocratico. “Lavoro per questa azienda da 35 anni – spiega – prima era una realtà molto più piccola, ora assorbita da una multinazionale. Ho il mio furgone e mi gestisco in proprio. Ho iniziato nel lontano novembre 1985, facendo consegne nella zona del bresciano. Da 33 anni, però, vado su e giù dalla Valle Brembana tutti i giorni: si può dire che mi conoscono tutti, perché è una vita che faccio questo lavoro”.

Marco è stato così testimone di un cambiamento importante in Valle, un tema molto caldo che tocca tutti i suoi abitanti in particolar modo negli ultimi anni: quello dello spopolamento, delle attività costrette a chiudere e delle persone quasi obbligate ad andarsene definitivamente per mancanza di servizi. “Una saracinesca che si abbassa è sempre una sconfitta per il paese, questa è la triste realtà – racconta con amarezza Marco – Ho visto tante attività, purtroppo a malincuore, chiudersi: Moio, Bordogna, Baresi, Valnegra sono solo alcuni esempi. Ho potuto vedere e toccare con mano le piccole attività che ancora resistono, ma che fanno una grande fatica a sopravvivere”.

Ma qualche barlume di speranza ancora c'è. “Fortunatamente, si vedono anche alcune realtà che nascono, giovani che hanno il coraggio di investire e scommettere ancora nella nostra Valle – racconta Marco – Purtroppo, essendo un libero professionista, capisco perfettamente le loro difficoltà. Nonostante i sacrifici fatti per arrivare dove sono ora, il mio lavoro è davvero soddisfacente dal punto di vista umano: ho un rapporto di amicizia con i miei clienti, ho visto figli nascere, crescere e ora mandare avanti il negozio. Queste sono le grandi soddisfazioni che mi spingono ad andare ancora avanti per questa strada”.

Durante il tempo libero, Marco è volontario della Croce Rossa. Guida l'ambulanza che staziona a Lenna, facente parte della Croce Rossa di Bergamo insieme al comitato di San Pellegrino. “Lo faccio ormai da 21 anni, mi stimola, mi dà grandi soddisfazioni a livello emotivo – racconta con orgoglio – Lo faccio con passione e mi piace moltissimo. È un modo per aiutare gli altri nel momento del bisogno. Anche se non è semplice, perché a livello di impegno, responsabilità e professionalità, paragonandolo al mio lavoro, è decisamente più impegnativo”.

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