Ilaria Ghironi, da Zogno a Dresda a passo di danza

La ballerina zognese che ha deciso di cercare fortuna all'estero racconta la propria storia
3 Febbraio 2020

Una passione diventata un lavoro, un sogno, quello di diventare ballerina, che Ilaria Ghironi ha coronato lontano dall’Italia. Lei, zognese, ha iniziato a praticare danza quando era ancora bambina. “Ho cominciato all’età di cinque anni – racconta – per me la danza è sempre stata una passione. Con gli anni ho iniziato ad allenarmi sempre più seriamente, con maggiore costanza. A 15 anni sono andata a Roma per studiare da ballerina”.

Dopo 3 anni, Ilaria si diploma come ballerina classica. “Da quel momento, ho iniziato a cercare lavoro. In Italia, anche per via della crisi, non c’erano molti finanziamenti, purtroppo la cultura è la prima cosa che viene tagliata. Qui non avevo possibilità di ottenere contratti stabili, con cui sapevo che alla fine del mese sarei stata pagata. Ho quindi deciso di cercare fortuna all’estero. Non ci ho riflettuto molto, ho scelto di partire e l’ho fatto”.

Il suo viaggio la porta a Brno, in Repubblica Ceca. “Ho ottenuto il mio primo lavoro da ballerina professionista presso il Teatro Nazionale e sono stata lì per quattro anni, poi ho fatto un’audizione per il Semperoper ballet di Dresda e sono stata presa. In Germania è più facile trovare lavoro, perché ci sono più investimenti per la cultura: ogni città ha il proprio teatro”.

Nella propria esperienza, Ilaria non rileva grandi differenza tra la vita in Italia e la vita all’estero. “È difficile fare un paragone, sono andata all’estero quando ero giovane, forse troppo per poter apprezzare le differenze. Sicuramente, in Germania c’è molta più organizzazione, non ho mai avuto problemi da questo punto di vista; vivendo in un città poi è facile essere più indipendenti, qui magari per molte necessità occorre per forza prendere l’auto e spostarsi, anche solo fino a Bergamo. La vita in città è diversa, uscendo non conosci nessuno, è un modo di vivere diverso, alla fine mi sono adattata”.

Di contro, secondo Ilaria in Germania manca “Il calore, l’ospitalità. La lingua qualche volta può diventare un problema, perché se l’interlocutore pretende che tu conosca il tedesco e non vuole utilizzare l’inglese, è difficile comunicare. In generale, anche nei ristoranti, c’è meno calore nel servizio, sono più freddi rispetto all’Italia”.

Di quest’ultima, a Ilaria manca soprattutto la famiglia. Per questo, lei sarebbe disposta a tornare “Il problema è la situazione economica  – spiega – ora come ora non posso rientrare, in Germania ho una situazione stabile. Spostarsi verso un altro paese? Non è facile come potrebbe esserlo per altri lavori. Bisogna fare un’audizione per poter entrare in una compagnia, e ognuna di queste cerca ballerine diverse, sta molto alla propria individualità, bisogna trovare la compagnia giusta per sé.” 

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