Raffreddore, meglio farsi aiutare da qualche rimedio o lasciarlo passare da solo?

Terzo numero della rubrica dedicata alla salute a cura della Farmacia Visini di Almè. In questa nuova puntata il dott. Michele Visini darà alcuni preziosi consigli per affrontare il raffreddore con o senza prodotti farmaceutici.
14 Dicembre 2018

Terzo numero della rubrica dedicata alla salute a cura della Farmacia Visini di Almè.  In questa nuova puntata il dott. Michele Visini darà alcuni preziosi consigli per affrontare il raffreddore con o senza prodotti farmaceutici.

Il raffreddore è senza dubbio una delle compagnie più tipiche e frequenti della stagione invernale. Fortunatamente, a parte il disagio indotto da un naso insistentemente chiuso o gocciolante, è una manifestazione del tutto innocua, e nel giro di pochi giorni ci lascia e se ne va; ma allora, vale la pena far uso di prodotti farmaceutici formulati appositamente per questa problematica, o è sufficiente un minimo di riguardo, di riposo e soprattutto di pazienza e tutto se ne va da sé? Probabilmente in questo caso la risposta più opportuna è: “dipende”.

Il raffreddore è causato da un virus facilmente trasmissibile e per questo fortemente contagioso: le goccioline, emesse durante la giornata da un individuo raffreddato semplicemente parlando o starnutendo o tossendo, si trasmettono con estrema facilità agli altri individui presenti nell’ambiente. Il virus contagia l’ospite penetrando le mucose delle vie aeree e nel giro di 24-48 ore inizia il ciclo di replicazione virale, scatenando le manifestazioni tipiche del raffreddore: naso chiuso, congestionato e gocciolante e un senso di intontimento e debolezza generalizzata.

Abbiamo detto che tali sintomi riguardano essenzialmente l’apparato respiratorio, soprattutto nelle alte vie: l’infezione virale genera uno stato infiammatorio a livello delle mucose nasali, con conseguente edema (ossia rigonfiamento….è ciò che induce la sensazione di “naso chiuso”!!) e gocciolio continuo e costante; a questi sintomi si accompagna un malessere generalizzato e in alcuni casi qualche linea di febbre. Quali rimedi possono essere utili per tamponare e lenire questi sintomi?

Il vecchio rimedio dei nostri padri e nonni resta sempre valido: fumenti caldi con o senza essenze balsamiche (Timo, Pino, Eucalipto, per citare le più note e comuni). Al primo impatto i vapori caldi creano un aumento del disagio respiratorio, aumentando di fatto l’affanno; ci si sente ancor più accaldati e si ha la sensazione che l’affanno respiratorio sia addirittura peggiorato; in un secondo momento tuttavia si inizia ad avvertire un evidente sollievo che può durare qualche ora. I vapori balsamici, oltre ad alleviare i sintomi, aiutano inoltre a combattere l’infezione virale, dal momento che il virus del raffreddore soffre il calore.

Ai fumenti si possono associare altri rimedi che si possono classificare in due grandi categorie:

  • FARMACI AD USO TOPICO: sono gli spray nasali, decongestionanti, quindi in grado di alleviare temporaneamente ma molto rapidamente la sensazione di”naso chiuso”; ai vecchi vasocostrittori (Nafazolina, Tetrizolina, ecc..) presenti in commercio da molti anni, si sono affiancati dei preparati a base di Soluzioni saline Ipertoniche, ovvero con una concentrazione di sale di molto superiore a quella fisiologica (3% contro 0,9%); i decongestionanti nasali di vecchia generazione non sono consentiti per un utilizzo eccessivamente frequente o prolungato e sono sconsigliati sia in età pediatrica sia per pazienti con problemi cronici di ipertensione arteriosa o cardiopatici; possono infatti creare a livello sistemico un peggioramento della condizione di pressione arteriosa, ma possono altresì indurre a livello locale una desensibilizzazione delle mucose e un effetto cosiddetto “rebound”, a causa del quale l’oppressione respiratoria peggiora invece che migliorare. Le soluzioni saline Ipertoniche sono invece del tutto innocue e possono essere utilizzate a partire dai bambini molto piccoli fino alle persone anziane senza generare gli effetti di cui sopra; sono nell’immediato meno efficaci rispetto ai farmaci precedenti, ma sono molto più utilizzabili. Agiscono secondo il principio biochimico dell’Osmosi a cavallo delle muscose nasali. Senza entrare nel dettaglio del meccanismo di funzionamento, sottolineiamo semplicemente il fatto che sono totalmente sicure nel funzionamento e quindi utilizzabili a piacimento. A livello topico è sempre consigliabile eseguire un accurato lavaggio, con soluzioni saline Isotoniche (ossia con concentrazione di sale pari a quella fisiologica) delle vie respiratorie per rimuovere tutto quanto può essersi depositato sulle mucose.

 

  • FARMACI PER USO SISTEMICO: compresse, compresse effervescenti, bustine, sciroppi; il mercato offre una gamma molto ampia di formulazioni, normalmente caratterizzate dall’associazione tra due o più principi attivi, volti a tamponare e lenire sia la sintomatologia respiratoria sia il malessere generalizzato; nel primo caso si tratta solitamente di Antistaminici (responsabili della sonnolenza spesso indotta da questi preparati) o di Vasocostrittori (quali per esempio Fenilefrina o Pseudoefedrina), deputati a combattere i sintomi strettamente connessi con il naso (chiuso o gocciolante), mentre nel secondo caso normalmente sono presenti Paracetamolo (in dosaggi anche inferiori rispetto a quelli abitualmente suggeriti per la febbre), Acido Acetilsalicilico o Ibuprofene (quest’ultimo in crescente aumento). Tra le formulazioni più diffuse di recente ricordiamo l’associazione tra Ibuprofene e Pseudoefedrina: tale farmaco risulta molto efficace per tamponare durante la giornata gli effetti del raffreddore senza pregiudicare le performance lavorative o di studio.

 

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