Suona che ti passa – Samuele Salvi, professione musicista: ‘In Valle Imagna musica poco valorizzata’

Vivere di musica in una piccola valle come la Valle Imagna non è facile, ma è assolutamente possibile (ovviamente non senza difficoltà). A dimostrarlo Samuele Salvi, musicista 28enne di Sant’Omobono Terme.
10 Gennaio 2019

Vivere di musica in una piccola valle come la Valle Imagna non è facile, ma è assolutamente possibile (ovviamente non senza difficoltà). A dimostrarlo Samuele Salvi, musicista 28enne di Sant’Omobono Terme.

Samuele ha avuto una spiccata passione per la musica sin da piccolo: con l’inizio delle scuole medie ha iniziato a cantare e a suonare. “Ricordo che le insegnanti si sono accorte subito del mio senso ritmico: avevano compreso che ero più propenso alla musica che ad altre materie” racconta Samuele. In seguito, è entrato a far parte della banda di Sant’Omobono, dilettandosi con il clarinetto fino a 13 anni. Raggiunta questa età, Samuele ha superato il test d’ammissione per entrare al Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo, diplomandosi nel 2011.

Nel corso degli anni, ha inoltre portato avanti la sua passione per il canto: diversi sono stati i concorsi sul territorio nazionale a cui ha partecipato. Il più prestigioso di questi è il Premio Mia Martini, al quale ha partecipato nel 2009 a Bagnara Calabra, provincia di Reggio Calabria, riuscendo a raggiungere le fasi finali. Dopo aver ottenuto il diploma, ha frequentato due anni di specializzazione come compositore e arrangiatore al Conservatorio F. A. di Trento, laureandosi nel 2015 con il massimo dei voti.

Completato i suoi studi, ha scelto di fare della musica il suo mestiere: “Vivere di sola musica oggi significa insegnare, studiare e avere dei progetti propri”. Samuele attualmente insegna alle scuole medie e ha aperto nel 2016 il primo studio musicale in Valle Imagna, supportato anche dalla sua famiglia. Lo studio “Musical Studio” (per info contattare il numero 349.5219928 o scrivere a [email protected]) si trova a Corna Imagna, in località Brancilione, e “vuole essere un centro per comporre canzoni e registrarle, ma anche per poter apprendere ed educare a questa forma artistica”.

Secondo il musicista “per saper comporre e arrangiare è fondamentale avere una minima infarinatura di ogni strumento, anche solo per sapere come suona. Io, personalmente, lavoro molto con la chitarra, ma il mio strumento principale è il clarinetto”.

In riferimento al panorama musicale della Valle Imagna, per Samuele “la musica è cultura e in valle manca: qui la musica è sentita solo per ballare. La musica è invece comunicazione ed emozione. Pochi sono quindi i centri in grado di valorizzarla”. Per colmare questa mancanza di cultura, il musicista valdimagnino pensa che si debba iniziare dalle scuole e nel suo futuro spera di far collaborare il suo studio con enti e associazioni per creare nuovi corsi. Il compositore, inoltre, si augura di realizzare i suoi progetti musicali, come uscire con un cd e preparare una serie di concerti da portare in giro.

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