Alzheimer, in Bergamasca 195 nuovi posti dedicati in 17 case di riposo

195 posti letto in più per i malati di Alzheimer in provincia di Bergamo che vanno ad aggiungersi ai 264 già esistenti, distribuiti in diciassette RSA.
20 Settembre 2019

195 posti letto in più per i malati di Alzheimer in provincia di Bergamo che vanno ad aggiungersi ai 264 già esistenti per un’offerta complessiva di 459 posti dedicati alle persone che soffrono di questa grave patologia distribuiti in diciassette RSA. A comunicare l’importante incremento, che quasi raddoppia le disponibilità sul territorio bergamasco, è l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo.

Più posti specialistici e una migliore distribuzione territoriale

“L’offerta residenziale provinciale di posti specialistici in RSA, che già poteva contare su quasi trecento posti collocati in undici RSA, è stata potenziata – spiega la dottoressa Cristina Sarchi, direttore socio sanitario di via Gallicciolli – La nostra ATS ha raccolto le candidature delle RSA interessate all’attivazione di nuovi posti da dedicare all’assistenza di malati di Alzheimer, o comunque affetti da gravi forme di demenza, dando la priorità a quelle collocate in aree con un’offerta insufficiente, per rendere quanto più omogenea la distribuzione territoriale del servizio”.

Dopo aver condotto le necessarie verifiche, ATS ha adottato un provvedimento che riconosce e contrattualizza con il Servizio Sanitario Regionale ben 195 nuovi posti specificamente dedicati all’assistenza di anziani con malattia di Alzheimer collocati in nove RSA. In questo modo nella Bergamasca si arriva a 459 posti distribuiti in diciassette strutture.

“L’attivazione di questi servizi verrà sostenuta economicamente dal Servizio Sanitario Regionale che ha previsto uno stanziamento di risorse aggiuntive che, per gli ultimi quattro mesi del 2019,  ammontano ad oltre 300.000 euro, aggiunge la dottoressa Sarchi.

La misura RSA aperta: ingenti investimenti di Regione Lombardia

La demenza è divenuta purtroppo un fenomeno di dimensioni rilevanti e a cui dare assoluta priorità, anche per le sue pesanti ripercussioni sociali. La presenza di una persona affetta da demenza comporta infatti un gravoso onere assistenziale a carico dei familiari/caregivers che, oltre alle evidenti implicazioni emotive della situazione che si trovano a vivere, dedicano spesso molte ore della giornata all’assistenza del loro congiunto colpito dalla malattia. La rete d’offerta promossa da Regione Lombardia prevede per le persone affette da demenza sia soluzioni assistenziali residenziali, sia interventi innovativi volti a favorirne la permanenza a domicilio.

Nel territorio di ATS Bergamo sono attualmente assistiti a domicilio, sin dal 2013, attraverso un’iniziativa promossa da Regione Lombardia denominata “misura RSA Aperta”, circa 2.000 anziani in condizioni di non autosufficienza, di cui il 75% con certificazione di demenza. Nel 2019 Regione Lombardia ha assegnato alla nostra ATS per la suddetta misura complessivamente € 6.546.000,00 erogati a 33 Enti gestori di 38 RSA accreditate nel territorio provinciale.

Il ricovero necessario quando la situazione peggiora

Quando però la patologia si aggrava, determinando significative alterazioni comportamentali, di aggressività verbale o fisica o di tendenza alla fuga, diventa purtroppo improcrastinabile per molte famiglie richiedere il ricovero del loro caro in Struttura protetta.

Questa iniziativa di potenziamento dei Servizi rappresenta sicuramente un’efficace risposta ai bisogni dei pazienti, che dispongono di spazi idonei in cui vengono  assistiti e curati da personale specificamente formato, supportato psicologicamente e collegato con la rete dei servizi per le demenze, a cui riferirsi per aggiornamenti formativi e per ogni eventuale consultazione su problematiche di trattamento.

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