Atalanta-Roma 3-3, tripla rimonta della Dea

Un primo tempo da horror, un secondo fantascientifico e una partita thriller.
28 Gennaio 2019

Un primo tempo da horror, un secondo fantascientifico e una partita thriller. All’Azzurri d’Italia Atalanta-Roma finisce 3-3, un risultato che rispecchia quanto si è visto in campo, una partita in cui entrambe le squadre hanno giocato a viso aperto, senza badare troppo alla fase difensiva. Resta comunque una rimonta eccezionale per la Dea, sotto di tre gol dopo 40 minuti da incubo.

L’undici titolare dei bergamaschi vede Djimsiti preferito a Palomino, a centrocampo Pasalic sostituisce Freuler. Davanti confermatissimo il tridente Zapata-Ilicic-Gomez, tre bocche da fuoco capaci di dare all’Atalanta il miglior attacco del campionato. Di Francesco, dal canto suo, è privo di Under e Perotti. In fase offensiva spazio allora a Dzeko, supportato da El Shaarawy, Pellegrini e il talentino Zaniolo.

Pronti via e la Roma è in vantaggio. Al 2’ Kolarov crossa e Zaniolo appoggia di petto a Dzeko: il bosniaco fredda Berisha da due passi. Non esente da colpe la difesa dell’Atalanta, nessuno infatti si cura di marcare il numero nove giallorosso, una distrazione pesante, anche considerato che gli orobici subiscono troppi gol nei primi minuti di gioco. La Dea però reagisce, all’ottavo Gomez lancia in profondità Ilicic, ma il suo mancino finisce fuori di nulla. L’Atalanta spinge e crea, Karsdorp respinge sulla linea un colpo di testa di Zapata. La fase difensiva dei nerazzurri, invece, si dimostra a tratti imbarazzante. Ad approfittarne è, ancora una volta, Edin Dzeko. Nzonzi mette un pallone filtrante per il bosniaco, Berisha si inventa un’uscita fantasiosa e viene saltato dal bomber romanista. Diagonale preciso e 0-2. L’Atalanta è in difficoltà, la Roma spinge e trova il tris con El Shaarawy, bravo a sfruttare un ottimo cross di Zaniolo. Difesa bergamasca non pervenuta.

La partita sembra chiusa, ma il calcio è il più imprevedibile degli sport. Al 44’ Gomez scodella in area, Castagne di testa sovrasta Karsdorp e mette la sfera alle spalle di un imperfetto Olsen. È il gol che dà inizio alla rimonta atalantina. Il secondo tempo si apre infatti con i nerazzurri proiettati nella metà campo avversaria, spinti dal pubblico che crede nella rimonta. Al minuto 48 il Papu imbecca Ilicic, lo sloveno manca il controllo, sciupando clamorosamente un gol già fatto.

La Roma non riesce a opporsi, la squadra di Di Francesco viene schiacciata dagli assalti dei padroni di casa, finché accade l’inevitabile. Gomez, ancora lui, pennella in mezzo per Toloi, in proiezione offensiva. Il centrale incorna e spedisce la sfera in fondo al sacco per la rete del 2-3. La Roma ricorre a un doppio cambio per arginare gli attacchi della Dea, ma è inutile. Gli uomini di Gasperini sono come un tornado, incontenibili. Al 67’ Ilicic viene atterrato in area da Kolarov. Calvarese ammonisce lo sloveno per simulazione, ma il VAR interviene. L’arbitro esegue un controllo al monitor e decide per il calcio di rigore, revocando il cartellino a Ilicic.

Sul dischetto si presenta Zapata: il colombiano spedisce la sfera alle stelle, confermando il pessimo rapporto tra i nerazzurri e i penalty. Il copione di Atalanta-Roma, tuttavia, sembra scritto da Stephen King. 40 secondi dopo il rigore sbagliato, Duvan viene servito da Ilicic, entra in area e batte Olsen sul primo palo., completando una rimonta pazzesca. L’ex Comunale è in delirio, per il centravanti atalantino è il gol numero 15 in questa stagione. Nel finale la Dea sfiora addirittura il colpaccio, ma Castagne arriva in ritardo su un cross del subentrato Barrow. La partita termina 3-3, risultato che paradossalmente va stretto ai padroni di casa.

L’Atalanta ha sfornato una prova nel complesso positiva, almeno dalla metà campo in poi. Troppi, infatti, gli errori in fase difensiva, nel primo tempo la Roma non ha quasi incontrato resistenza, affondando nella retroguardia nerazzurra come il proverbiale coltello nel burro. Ai bergamaschi va però il merito di non essersi arresi, sfoderando un secondo tempo da urlo, giocando il calcio a cui Gasperini ci ha abituati.

Venendo ai singoli giocatori, Gomez si merita il titolo di migliore in campo grazie a una prestazione splendida, pare quasi faccia il trequartista da sempre. È a suo agio in ogni zona del terreno di gioco, lotta su tutti i palloni e fornisce due assist, aiutando anche in difesa. Menzione d’onore anche a Castagne, il belga ha dominato la sua fascia, interpretando al meglio entrambe le fasi. Il gol è la ciliegina sulla torta. Bene anche Pasalic e De Roon, Ilicic intermittente e a volte troppo testardo nel cercare la giocata individuale. Nonostante ciò, riesce sempre a mettere in agitazione le difese avversarie. Il reparto arretrato bergamasco ha invece dato prova di grande fragilità, soprattutto nel primo tempo. Con l’ingresso di Palomino per Mancini, la situazione è migliorata.

Il prossimo impegno per l’Atalanta è la sfida di Coppa Italia, in programma mercoledì 30 contro la Juventus. Contro i campioni in carica la sfida appare proibita, eppure i nerazzurri hanno dimostrato di saper tenere testa a chiunque. Nulla è precluso, nemmeno l’impresa più ardua: servirà la Dea migliore di sempre.

(Fonte Immagine LaRoma24.it)

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