L’Atalanta cala il poker, Frosinone al tappeto

Esordio in campionato con vittoria (dopo dieci anni) per i nerazzurri di Gasperini, che nel posticipo della prima giornata di serie A battono il neopromosso Frosinone con un perentorio 4-0.
20 Agosto 2018

Una vittoria netta e un'Atalanta che ha sempre più il piglio della grande squadra. Esordio in campionato con vittoria (dopo dieci anni) per i nerazzurri di Gasperini, che nel posticipo della prima giornata di serie A battono il neopromosso Frosinone con un perentorio 4-0.

Nell'undici iniziale ci sono Gollini (per Berisha probabile maglia titolare in Europa), Djimsiti al centro della difesa (con il Copenhagen toccherà a Palomino) e Pasalic-Barrow in avanti con Gomez. Il capitano argentino conferma un particolare stato di grazia firmando due gol (il vantaggio su assist di Toloi – sempre più fonte di gioco dalle retrovie – e il raddoppio finale da fuori) servendo due assist sontuosi per le reti nella ripresa di Hateboer e Pasalic. Il Frosinone si ferma alle buone intenzioni di giocare palla senza barricate e ad un palo colpito in ripartenza da Ciano dopo  dieci minuti, con il risultato sullo 0-0.

L'Atalanta mostra un'intesa crescente fra le tante frecce all'arco di Gasperini, che dalla metà in avanti ha alternative di grande qualità, impensabili la scorsa stagione. Barrow è parso ispirato più nelle giocate che al tiro, Zapata è entrato nella ripresa con grande volontà e buone occasioni, Pasalic ha mostrato tecnica e capacità di svariare in ampiezza.

Permettersi un Ilicic in quarantena, un Rigoni da inserire, un Pessina (subentrato a Pasalic nel finale) jolly di spessore ed un Cornelius in frigorifero è davvero tanta roba. Servirebbe forse un'alternativa di spessore in difesa (Mancini deve riconquistarsi la fiducia del mister), mentre sulle fasce la crescita evidente dei pendolini del Nord (Hateboer e Goosens) va verificata con avversari di livello.

Giovedí 23 agosto ci sarà un'immediata opportunità, con l'andata a Reggio Emilia del preliminare decisivo contro i danesi del Copenhagen. Una sliding door importante della stagione nerazzurra e un'indiretta risposta ai cugini nerazzurri di Milano, che al Mapei Stadium hanno perso (e deluso) con il Sassuolo. L'allenatore interista Spalletti ha dato la colpa alle condizioni del terreno di gioco, che penalizzerebbe la tecnica dei suoi campioni. L'impressione è che Gasperini, Gomez e tanti tifosi atalantini avranno un motivo in più per sorridere. Anche perché i nerazzurri (di Bergamo) sono davvero i primi della classe.

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