Scuola chiusa, ma a S.Omobono ecco il compito a casa: ”leggete una fiaba con mamma e papà”

All'Istituto Maria Consolatrice di Cepino, chiuso per l'emergenza coronavirus, un'insegnante ha proposto un particolare compito a casa per i bimbi della primaria.
28 Febbraio 2020

Scuole chiuse e lavoro sospeso per l'emergenza coronavirus: da ormai una settimana a questa parte, le famiglie lombarde si sono trovate in una situazione nuova e per alcuni fonte di paura – in particolar modo i più piccoli. A Sant'Omobono Terme, però, c'è qualcuno che cerca di abbattere la tensione e distrarre i bambini adottando come “compito della giornata” quello di leggere un libro insieme ai propri genitori, all'interno delle mura domestiche.

Accade alla scuola primaria dell'Istituto Maria Consolatrice – Opera Sant'Alessandro Bergamo che ha sede nella frazione di Cepino. L'idea è dell'insegnante di Italiano e Storia Piercarla Mariani che, in occasione della Giornata della tradizione orale fiabesca del 26 febbraio ha pensato di avanzare la proposta per i suoi alunni. “Ho visto la proposta sul profilo social di un'insegnante di origini milanesi – ha spiegato la maestra al CorriereVisti i giorni particolari, ho pensato di rilanciarla a mia volta. L'intento è quello di sdrammatizzare una situazione che anche per i bambini inizia ad essere pesante”.

E così, sulla pagina Facebook dell'Istituto di Cepino, è comparso un compito per tutti i bimbi: “Scegli un bel libro di fiabe – si legge – corri da papà e mamma, prendetevi il tempo per leggere, sognare e stare insieme in modo divertente. Aspettiamo le foto per scoprire qual è la vostra fiaba preferita”. Questo particolare compito a casa è stato rivolto a tutti gli alunni delle scuole elementari, che hanno accolto l'iniziativa con piacere: “Una mamma, dopo qualche ora, mi aveva già mandato un'immagine di lei e la figlia che leggevano insieme Aladdin” ha aggiunto l'insegnante.

Nonostante la sospensione delle lezioni, la scuola non si ferma. Agli studenti delle medie, infatti, sono stati assegnati compiti ed esercizi da fare a casa, avvalendosi di computer oppure tablet. Anche gli insegnanti hanno adottato misure pratiche per non restare indietro sul programma: “Io personalmente – ha spiegato Francesco Salvador, vicepreside ed insegnante di Inglese – sto registrando delle videolezioni e preparando dei quiz da eseguire online”.

Non si resta, insomma, con le mani in mano. “Abbiamo inoltre inviato una lista di siti e attività da consultare direttamente a casa” ha aggiunto Salvador. Le comunicazioni vengono emesse tramite il registro online oppure i gruppi di genitori, mentre i ragazzi inviano i propri compiti ai professori via e-mail: in questo modo si applica lo “smart working” anche fra i banchi, virtuali, di scuola.

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