Negozi storici, nuova legge: ecco quali sono in Valle Brembana e Imagna

Tutelare e valorizzare le botteghe storiche e artigiane della Regione Lombardia: questo è l'obiettivo della nuova Legge approvata oggi con 71 voti dal Consiglio Regionale. 22 le attività storiche nelle Valli, ecco quali sono.
20 Febbraio 2019

Tutelare e valorizzare le botteghe storiche e artigiane della Regione Lombardia: questo è l'obiettivo della nuova Legge approvata ieri, 20 febbraio, con 71 voti dal Consiglio Regionale. La nuova misura punta a sancire a livello legislativo le attività storiche tradizionali, sostenendole con incentivi, agevolazioni e sgravi fiscali. È previsto uno stanziamento di 900 mila euro nel triennio dal 2019 al 2021, mentre le spese di investimento sono quantificate a 2,5 milioni di euro per l'anno 2021.

“In questo modo – ha commentato il relatore e Presidente della Commissione Attività Produttiva Gianmarco Sennasi porta a rango legislativo il percorso di valorizzazione già messo in atto per le attività commerciali, estendendo tale possibilità anche alle botteghe artigiane.”

Una decisione unanime, che ha incontrato il parere favorevole di tutti i partecipanti, a partire da Samuele Astuti del PD, che ha sottolineato come sia “importante aver inserito anche la tutela delle realtà artigiane”. Monica Forte, del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato invece che “salvaguardare le botteghe storiche vuol dire anche consentire le trasmissioni di quei mestieri che rischiano di scomparire”, supportata da Claudia Carzeri di Forza Italia, che ha commentato come il provvedimento “favorisce anche il ricambio generazionale, consentendo la formazione per i giovani”. Un riscontro positivo anche da Elisabetta Strada, dei Lombardi Civici Euripeisti.

La Lombardia gestisce già dal 2009 un Registro regionale dei negozi ed attività storiche a cui è stato conferito il riconoscimento nel corso degli anni. Al momento attuale comprende 1756 imprese lombarde con più di 50 anni di attività: sono 121 in provincia di Bergamo. A quelli già nel Registro, potrebbero aggiungersi altre imprese storiche, stimate a 3.000. In Valle Brembana e Valle Imagna, sono 22 le attività che hanno ottenuto il riconoscimento come “storica attività”, “locale storico”, “insegna storica e di tradizione” e “negozio storico”, 11 per valle.

VALLE BREMBANA

Branzi, “Hotel Pedretti” – in attività dal 1906 (attività storica) – I due fratelli Clemente e Luigi Pedretti (trisnonno dell’attuale proprietario Franco Pedretti) ereditano una porzione di terreno in cui verrà edificato un edificio con osteria con camere, macello, stalla per cavalli, che dopo varie trasformazioni e ristrutturazioni diventerà prima Albergo Branzi, poi nel 2006 l’attuale Ristorante Hotel Pedretti.

Brembilla, “Antica Osteria Forno” – in attività dal 1811 (insegna storica e di tradizione) – Gestito con passione e amore per la cucina dalla stessa famiglia da cinque generazioni in un edificio storico la cui struttura risale addirittura alla fine del 1500.

Moio de' Calvi, “Cooperativa Minimarket” – in attività dal 1922 chiuso nel 2018 (storica attività) – Nasce come “Cooperativa di consumo”, svolgendo per decenni il proprio lavoro di rivendita di generi e prodotti. Nel 1945 la Cooperativa viene liquidata e l'esercizio si trasforma a licenza privata, il cui primo titolare fu Pietro Beltramelli, coadiuvato dalla moglie Rita Midali. Nel 1984 l’attività fu rilevata dai coniugi Primo Busi e Patrizia Buzzoni, che dopo 27 anni affidarono l’attività a Sara Cortinovis, chiudendo definitivamente nel maggio del 2018.

Oltre Il Colle, “Ristorante Antico Drago” – in attività dal 1870 (locale storico) – Situato nel centro del paese, si trova in un locale storico con arredi originali ottocenteschi ed è gestito dalla stessa famiglia dal 1870. Ora è di proprietà di Maurizio Paolo.

Piazza Brembana, “Bar Posta” – in attività dal 1866 (storica attività) – Il bar inizia l’attività nei locali sottostanti l’Albergo della Posta, già attivo dalla fine dell’ottocento. I fratelli Betti iniziano e continuano una tradizione di commercio a cui sono portati da sempre, anche se l’attività è ora portata avanti da due donne, di cui una è la titolare Nicoletta Betti.

Piazza Brembana, “Albergo Piazza Brembana” – in attività dal 1904 (storica attività) – L’attività dell’Albergo Piazza Brembana ebbe inizio nell’attuale sede, gestita dal proprietario Calegari Ferdinando. Nel 1913 con il subingresso nella gestione del Grande Albergo Calegari di Ronzoni Emilio, l’albergo prese definitivamente il nome di Albergo Piazza Brembana, nome che rimane ancora oggi.

San Pellegrino Terme, “Caffetteria degli Artisti” – in attività dal 1900 (locale storico) – La storica attività si trova in pieno centro del paese brembano, in una struttura antica. Dal 2018 il gestore Licia Licini ha ampliato la sua attività aprendo un altro bar in Valbrembilla, che porta lo stesso nome.

Sedrina, “Gimondi Gregis Confezioni” – in attività dal 1954 (storica attività) – Dopo il matrimonio, nel 1946, Maria Santa Gregis viene assunta come commessa dal cognato e nel 1977 il figlio minore affianca Maria nella conduzione dell’attività. Nel 2004 decide di trasformare tutto: il negozio chiude per riaprire a maggio dell’anno successivo, completamente rinnovato. Da dicembre 2007, il titolare di questa impresa familiare è Osvaldo Gimondi.

Zogno, “Garofano di Egman Emilio” – in attività dal 1933 (negozio storico) – Giovanni Garofano sposa Maria e insieme nel 1933 al piano terra della loro casa aprono il negozio di vendita al dettaglio. Nel 1978 Giovanni decide di cedere l’attività alla primogenita Clorinda, detta Clory, pur rimanendo al suo fianco fino alla sua morte avvenuta a 90 anni. Clory va in pensione nel 1999 e le subentra il nipote Emilio che decide di continuare la strada intrapresa dal nonno.

Zogno, “Bar Taverna Costa” – in attività dal 1931 (storica attività) – La trattoria ha preso il riconoscimento come attività storica nel 2009, insieme ad altre sedici realtà della provincia. È gestita da Maria Teresa Gherardi.

Zogno, “Sonzogni” – in attività dal 1935 (storica attività) – È il 1910 quando Maria Giupponi, nonna dell’attuale proprietaria, ha l’intuizione di dar vita al primo negozio di maglieria, intimo e filati a Zogno. Nel 1958 la gestione passa alla figlia Eugenia, nel 1984 l’attività passa a Donatella Sonzogni, nipote di Eugenia.

VALLE IMAGNA

Almenno San Bartolomeo, “La Pasqualina” – in attività dal 1912 (storica attività) – Gelateria bergamasca che prende il nome dalla sua fondatrice, capostipite delle generazioni che hanno gestito questo locale storico, consegnandolo poi nelle mani di Riccardo Schiavi, la quarta generazione che oggi lo guida.

Almenno San Salvatore, “Ristorante Palanca” – in attività dal 1927 (storica attività) – Ristorante fondato dal nonno Piero. Oggi la quarta generazione ama raccontare la sua storia quando nel 1913 ebbe l’idea di aprire un ristorante e di chiamarlo “Palanca”, a significare che in quel posto si sarebbe mangiato con una moneta.

Almenno San Salvatore, “Trattoria Fia” – in attività dal 1950 (storica attività) – Dopo il passaggio di due proprietari nel 1972 la gestione arrivò nelle mani di Esterina Rota e del marito Timoteo Mazzoleni, dopo 20 anni trascorsi in Argentina come emigranti.

Costa Valle Imagna, “Panificio L'Antico Forno” – in attività dal 1930 (negozio storico) – L’attività ebbe inizio nel lontano 1930 come panetteria, macelleria e successivamente anche latteria. È rimasto chiuso per quattro anni dal 2003 al 2007, quando il proprietario attuale Samuele Brumana ha deciso di riaprirlo.

Palazzago, “Bar di Pierangelo Alborghetti” – in attività dal 1953 (storica attività) – Nel 2006 era stata riconosciuta la storica attività all’esercizio pubblico del Sig.PierAngelo Alborghetti, all’odierna insegna New Fantastic Bar. Ora è gestito da Laura Alborghetti.

Palazzago, “Bar Trattoria Ca' Sabì” – in attività dal 1913 (storica attività) – Aperta nel 1912 da Costantino Carozza. Nel 1930 subentra nella gestione la cognata Angela Bettazzoli, che conduce l’attività per quaranta anni e lascia poi le redini alla nuora Lina Ripamonti, moglie del figlio Pasquale. Nel 1992 la conduzione passa a Stefania, continuando la tradizione della nonna.

Sant'Omobono Terme, “Calzature A. Mager”– in attività dal 1953 (storica attività) – L’attività fu inaugurata nel 1953 da Amelia Micheletti, che ancora oggi, a ottantacinque anni, distribuisce i suoi preziosi consigli agli affezionati clienti del negozio. A darle man forte ci sono la figlia Luigina Mager e, dal 2000, il nipote Giordano Facchinetti.

Sant'Omobono Terme, “Jolly Market” – in attività dal 1929 (storica attività) – Il negozio di generi alimentari è avviato da Aquilino Locatelli, l’attività passa poi al figlio Mansueto, lo zio dell’attuale titolare. Nel 1989 subentra la società “Esse A S.n.c.” in cui Ada Locatelli aveva lavorato sino al giugno del 1997, quando rileva l’attività con il nuovo nome di “Jolly Market”. Ada ha assunto l’ex collega Marilena, in seguito affiancata da Angela e nel gennaio 2009 ha aperto il secondo punto vendita a Selino Basso.

Sant'Omobono Terme, “Posta Ristorante Caffè” – in attività dal 1910 (locale storico) – Nato come Locanda e gestito dalla famiglia Frosio. In cucina da tre generazioni le donne della famiglia: ora sono le sorelle Petronilla e Luisa. Gli altri due fratelli Paolo e Camillo nel 1990 hanno aperto il ristorante Frosio ad Almè e nel 2009 la famiglia Frosio ha aperto a Bergamo l’Hotel Petronilla, continuando la tradizione famigliare.

Sant'Omobono Terme, “Taverna 800” – in attività dal 1934 (storica attività) – Nel 1930 Giuseppe e Giuseppina Mazzoleni iniziano a gestire l’osteria che allora si chiamava “Trattoria Sant’Omobono”. Nel 1948 l’attività passa al figlio Umberto e alla moglie Fernanda, che danno una svolta iniziando dal nome che diviene “Taverna 800”. Dal 1998 in cucina c’è il nipote del fondatore, Mirko Mazzoleni.

Sant'Omobono Terme, “La Piccola Trattoria da Tite” – in attività dal 1937 (storica attività) – L’attività è inizialmente gestita da Elvira Vanoli e suo marito Noè Invernizzi. Ai due coniugi, negli anni, subentrano il figlio Valentino e Adoratrice Vanoli, detta Tite. Insieme gestiscono “La Piccola Trattoria da Tite” fino al 1997, anno in cui il testimone passa a Silvia e Sergio Antonio, i loro figli.



 

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