Al CFP di San Giovanni una giornata senza smartphone: l’esperimento (riuscito) di alcune studentesse

Alcune ragazze della classe 2a acconciatura raccontano le loro 24 ore senza usare lo smartphone. Cronaca di un esperimento sociale a scuola.
4 Giugno 2018

Testo scritto dagli alunni della classe 2a acconciatura del CFP di San Giovanni Bianco.

Caro diario,

oggi voglio parlarti di un progetto a cui la nostra scuola ha aderito. Questo progetto si chiama “Giovani Spiriti”  e con alcune insegnanti, che hanno seguito un corso di formazione presso il dipartimento delle dipendenze  di Bergamo, abbiamo parlato del gioco d’azzardo e dell’uso consapevole degli smartphone. Durante uno di questi incontri, una nostra compagna ha avuto un’idea davvero brillante, si fa per dire: provare a non utilizzare il cellulare per un’intera giornata…

Speravo che la prof. non mettesse in pratica questa idea malsana… E, invece, ieri mattina si è presentata in classe  e ha detto “Ragazze, mettete i vostri cellulari nelle buste e mettetevi alla prova! Vediamo chi resiste di più senza chat, messaggi, social, videogiochi  ecc…!” . Noi ragazze eravamo preoccupatissime e in ansia: ormai il telefonino riveste una grandissima importanza  e influenza costantemente la nostra vite, e anche quella degli adulti!

Con il cellulare si può fare qualsiasi cosa: restare in contatto con le persone, scattare foto, giocare e soprattutto avere l’accesso a internet, il che è una grandissima risorsa che ci permette di avere tutto a portata di mano. Il cellulare assume svariate funzioni: dallo svago alla soluzione di situazioni di emergenza, questo dispositivo riesce sempre a soddisfare le nostre esigenze!

L’esperimento consisteva nell’inserire il cellulare nella busta e sigillarla, l’obiettivo era resistere 24 ore senza aprirla, ma solo una di noi ci è riuscita!  E’ stato un vero delirio, c’era da morir dal ridere. Qualcuno non voleva partecipare, qualcuno ha resistito solo 5 minuti, qualcun altro ha fatto un buco nella busta per poter caricare comunque il telefono, ed io, che non ne faccio un uso smodato, sono rimasta stupita della mia reazione!

L’idea di non aver nulla da fare, mi ha fatto sentire “persa”, non poter comunicare con nessuno mi ha fatto salire un’ansia tale da volerlo recuperare ad ogni costo, anche se in quel momento non mi serviva neppure! Mi sentivo completamente isolata, quasi disperata, guardavo quella busta sigillata e pensavo “Chissà chi mi avrà mandato un messaggio…chissà cosa stanno facendo gli altri…”, era una tentazione davvero forte!
Beh, questo gioco  è risultato un po’ un trauma per tutte noi, però alcune ce l’hanno fatta pur rivelando che anche loro sentivano quella vocina che ripeteva “Usami…usami…” , ma in fin dei conti serviva solo buona volontà per resistere, e poi un giorno passa velocemente. 

Alla fine quando l’ho ripreso ero felice di averlo di nuovo tra le mie mani, però ora so di poterne fare a meno! Adesso caro diario ti saluto. Grazie per avermi distratta per un po’ dal telefono, ma ora vado: devo rispondere ad un messaggio!

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