Brembillese, ds Gritti: non giocheremo per salvarci

La storica società calcistica Brembillese, neopromossa in seconda categoria, cambia allenatore e accoglie due nuovi giocatori: Locatelli e Carminati. Gritti: non giocheremo per la salvezza.
28 Giugno 2017

Brembillese parte seconda, no non è il titolo di un film ma la sintesi perfetta di quel che attenderà la compagine biancoazzurra di patron Diego Musitelli nel campionato di seconda categoria 2017/2018.

Società dal passato glorioso dopo un paio di stagioni di transizione in terza categoria ha ottenuto una splendida promozione che ha cosi permesso di programmare con maggior tranquillità il futuro. Roberto Gritti, direttore sportivo e factotum dei brembani traccia cosi le linee guida: ” La prima grossa novità sta nel cambio della guida tecnica; la panchina è stata affidata a un profondo conoscitore del calcio dilettantistico come Stelio Chiesa ( già allenatore di Almè, Berbenno e Amici di Pegù). Per quanto concerne invece la rosa posso affermare di aver confermato il 70% dei giocatori della passata stagione ufficializzando l’acquisto di Marco Locatelli, centrocampista classe ’88, dal San Giovanni Bianco e il rientro del cavallo di ritorno Mauro Carminati, attaccante classe ’93″.

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E sul fronte economico? “La Brembillesse – spiega Gritti – non può offrire rimborsi spese, ma un ambiente ricco di passione e storia, come spiega il presidente: “Non possiamo permetterci rimborsi spese per i nostri giocatori quindi non è sempre facile allestire una squadra con nomi altisonanti ma chi viene da noi lo deve fare per la passione e la voglia di fare calcio in un ambiente sano e tranquillo. Inoltre dalla scorsa stagione siamo riusciti a mettere l’illuminazione al campo Secomandi in maniera tale da aumentare la disponibilità del nostro impianto”

Obbiettivi per il prossimo anno? “Si, è vero, – spiega il ds Gritti – siamo una neopromossa ma giocare per salvarsi non può rientrare nel Dna della Brembillese quindi come obbiettivo minimo ci poniamo l’arrivare nella parte sinistra della classifica”. Passata la paura di vedere la Brembillese sparire dal panorama calcistico bergamasco ora non ci resta che credere fortemente nel progetto perché la Valle Brembana merita una realtà calcistica di questo livello”.

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