CFP San Giovanni Bianco – Alberi da Favola: l’acero montano, tra leggende e proprietà curative

Nuovo appuntamento con la nuova rubrica dedicata agli alberi dei nostri boschi, curata dai ragazzi del CFP di San Giovanni Bianco. Parliamo dell'acero montano.
12 Maggio 2018

Testo scritto dallo studente Giulio Colombi

Leggende sull’Acero

Piccole curiosità, miti e leggende sulla famosa foglia canadese. Oggi vi raccontiamo due aneddoti bellissimi e molto curiosi sulla foglia d’acero che ci faranno apprezzare ancora di più questa coloratissima pianta. L’Acero, nella mitologia greca rappresenta l’albero del dio Paura (fobos), più comunemente, rappresenta il simbolo della modestia, della prudenza e della riservatezza.

Questa albero è parte integrante e imprescindibile della cultura contadina. Grazie ai suoi colori giallo-ambrato ha segnalato per millenni il cambio di stagione. La foglia d’Acero infatti, simboleggia la stagione autunnale. Una leggenda giapponese racconta che gli aristocratici nipponici aspettassero l’autunno per ritrovarsi sotto gli Aceri giapponesi, per suonare, cantare o recitare poesie d’amore, cercando ispirazione nelle foglie rosse. Nel tempo questa usanza popolare si è profondamente consolidata. Oggi questo mito è ancora inalterato e immutato.

Nell’oroscopo celtico, l’Acero rappresenta l’indipendenza della mente. Esprime una persona ricca di fantasia e originalità, discreta e riservata, sicura di sé a oltranza, desiderosa di vivere nuove esperienze, ambiziosa, fiera e dotata di una personalità con molte sfaccettature. (Tratto da www.aceromaplejoe.altervista.org)

                                  

Nome latino: Acer pseudoplatanus

Nome italiano: acero montano

Nome dialettale: asèr

Nome inglese: mountain maple

Nome tedesco: bergahorn

 

Dimensioni altezza e chioma

È una pianta decidua ad alto fusto che può raggiungere 25–40 m di altezza e un diametro del tronco di 3,5 m. Ha una chioma globosa e ampia.

Origine

Origine europea

Habitat

In Italia esso è un albero delle zone montuose, tuttavia compare anche a quote poco elevate: ad esempio è presente sporadicamente nell'alta pianura ai piedi delle Alpi ed è comune sulle Prealpi. Lo si incontra fino ad un'altitudine di 1500–1900 m. In Pianura Padana è quasi completamente sostituito dall'acero campestre. Nell'Europa centrale è presente ad altitudini via via inferiori, man mano che ci si sposta verso nord.

Tipo di terreno

Luce, buio – Zone asciutte, umide

L'Acero montano, ha elevata facoltà pollonifera se ceduato, un rapido accrescimento giovanile che gli permette di colonizzare alte erbe, cespugli e rovi; preferisce terreni fertili e profondi anche di matrice calcarea, anche argillosi purché non compatto

Si associa a quali piante

Querce caducifoglie , Cerro, Farnia, Rovere, Castagno, Carpino bianco, Frassino maggiore.

Peso specifico legno verde /secco

Verde: dai 830 kg/m3 ai 1050 kg/m3
Secco: dai 530 kg/m3 ai 800 kg/m3

Usi tecnologici

Il legno dell'acero di monte è usato principalmente in liuteria. Questa specie è spesso coltivata sia in boschi, che in impianti di arboricoltura da legno.

Usi farmaceutici/alimentari/altro

Pianta molto mellifera, la linfa contiene una certa quantità di zuccheri, una volta veniva incisa la corteccia e con la linfa fermentata si produceva una bevanda leggermente alcolica. La linfa presa direttamente, contiene buone quantità di vit. C e veniva usata per combattere lo scorbuto. Il legno è a porosità diffusa concolore, compatto a lucentezza sericea, molto richiesto per mobili, pavimenti ed ebanisteria fine. E' un discreto combustibile. Impiegato come ornamentale

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