Docente d’eccezione per gli studenti dell’IPSSAR: l’attore Gioele Dix sale in cattedra

Una lezione emozionante e tenuta da un docente d’eccezione per gli studenti dell'IPSSAR di San Pellegrino.
18 Maggio 2019

Una lezione emozionante e tenuta da un docente d’eccezione è quella a cui hanno assistito, nella mattinata di martedì 14 maggio, duecento studenti dell’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme.

I ragazzi, a conclusione di un percorso didattico volto alla prevenzione dei pregiudizi realizzato in collaborazione da alcuni docenti di storia, hanno, infatti, partecipato ad un incontro con l'attore e scrittore Gioele Dix, autore del libro “Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali”, la cui lettura è stata loro proposta in quanto testimonianza di ciò che è avvenuto in Italia a seguito delle Leggi razziali antiebraiche del 1938.

L’incontro, tenutosi presso il Teatro parrocchiale di San Pellegrino ed introdotto dal Dirigente Scolastico Brizio Luigi Campanelli, ha preso l’avvio da alcune domande poste all’artista dalla prof.ssa Ornella Simonelli, organizzatrice dell’evento, e si è concluso con un dibattito che ha coinvolto gli studenti.

Gioele Dix, all’anagrafe David Ottolenghi, ha narrato ai presenti episodi della storia di suo nonno Maurizio e di suo padre, Vittorio – che, purtroppo, è da poco venuto a mancare – e della loro fuga in Svizzera, per salvarsi dalle deportazioni. Il ricordo del signor Vittorio Ottolenghi, voce narrante del romanzo “Quando tutto questo sarà finito”, è stato particolarmente toccante.

L’artista ha anche espresso la sua opinione su alcuni scottanti temi d’attualità: per esempio sul proliferare di movimenti di stampo neofascista e neonazista, che considera un fenomeno da combattere con fermezza, e sulla polemica che ha messo al centro la presenza delle Edizioni Altaforte al Salone Internazionale del Libro di Torino, al quale Gioele Dix, contrariamente alle posizioni assunte da altri intellettuali, ha deciso di non mancare, per presentare la nuova edizione del suo libro “La Bibbia ha (quasi) sempre ragione”. A parere dell’artista, infatti, la presenza al Salone delle voci antifasciste, in risposta alle posizioni espresse da Altaforte, è stata fondamentale.

Non è mancato al dibattito un momento forse meno impegnativo, ma egualmente coinvolgente per i giovani aspiranti cuochi, nel quale si è parlato della cucina ebraica italiana e delle regole della Kasherut: la normativa ebraica sul cibo. Al termine dell’incontro, la rappresentante degli studenti, Michela Rota, ha rivolto i più sentiti ringraziamenti all’artista, donandogli un libro sulle tradizioni bergamasche.

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