Ecco la cartina dei sentieri di Val Brembilla: domani la presentazione in Comune

Sarà presentata mercoledì alle 20.45 nell'aula consiliare del municipio. Un’intervista a Oliviero Carminati, estensore dei testi, ci dà qualche dettaglio sull’iniziativa.
1 Agosto 2017

La nuova cartina dei sentieri di Val Brembilla sarà presentata domani, mercoledì 2 agosto, alle 20.45 nell’aula consiliare del municipio. Un’intervista a Oliviero Carminati, estensore dei testi, ci dà qualche dettaglio sull’iniziativa.

Perchè una nuova mappa?

La prima edizione è stata pubblicata nel 2000 e aveva stampato solamente il lato frontale. La prossima, resa necessaria per l’esaurimento delle copie della prima, presenta anche un lato posteriore contenente i testi e le fotografie dei sentieri.

Chi sono i protagonisti della nuova edizione?

La redazione della mappa è stata possibile grazie al Gruppo Sentieri Amici della Storia (attivo dal 1997) e al finanziamento dell’Ecomuseo Valtaleggio nell’ambito del progetto “La transumanza: sulla strada dello stracchino e della pietra” vincitore di un bando regionale. Contributi importanti sono arrivati anche dall’amministrazione di Val Brembilla e di Blello, tramite la ProLoco, e i commercianti e gli operatori turistici della valle.

I testi sono curati personalmente da lei?

Da me e da Alessandro Pellegrini

Cosa c’è di nuovo rispetto al 2000?

Nella preparazione della cartina abbiamo rilevato alcuni cambiamenti che sono avvenuti nella nostra valle negli ultimi anni: per esempio un modesto ma significativo avvio di tre B&B. 
Si tratta di attività sconosciute fino a pochi anni fa sul nostro territorio. Poi abbiamo inserito il recupero di un sentiero abbandonato ma di notevole bellezza.

Cioè?

E’ il sentiero 595 del Cai che parte dalla Forcella di Bura e arriva alla baita del Foldone.

Altre novità?

C’è la menzione della riscoperta di un sentiero, chiamato “via larga”, usato dalla transumanza sul quale si stanno facendo ricerche universitarie per valorizzazione un aspetto molto importante per la nostra storia. Altra novità è stato inserire l'area per l’arrampicata su roccia sulla falesia del Monte Corno ad opera del gruppo Lucertole di Brembilla. Inoltre, sulla mappa viene indicata l'area archeologica del Castello della Regina dove furono stati trovati interessanti reperti archeologici del XIV-XV secolo ora esposti nel museo della Valle di Zogno.

Ci sono anche segnali di impronta agricola?

Viene dato spazio all'avvio di alcune aziende agricole dell'allevamento di caprini per produzione di latticini, una attività di falconieri e una coltivazione di zafferano.

Come sono classificati i sentieri?

Il primo riguarda i percorsi con segnaletica CAI (una quindicina) mentre il secondo elenco di una ventina di sentieri (definiti in verde) sono i tracciati di minore importanza. Capitolo a parte è il percorso ciclo-ippico-pedonale di Gerosa segnato in viola sulla cartina. I sentieri principali hanno quasi tutti la partenza dal paese di Brembilla e si dirigono verso le numerose contrade collocate sui pendii della valle. Alcuni di questi hanno conservato un aspetto originario malgrado l'abbandono e gli interventi edilizi non adeguatamente controllati. Infatti, presentano ancora pregevoli tratti di selciato in pietra senza uso del cemento con numerose santelle votive e i muri a secco in pietra.

Altri progetti ai quali il Gruppo sentieri sta lavorando?

Il recupero di un circuito sulle calchere che si trova nella zona Valle Suoli e Valle dei Faggi. Poi il tracciamento del Periplo della Valle Brembilla.

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