Gli igloo non bastano: in vendita il rifugio ‘Lo Scoiattolo’ di San Simone

Anche a San Simone di Valleve la situazione sembra non essere in via di miglioramento, tanto che Davide Midali, gestore del rifugio 'Lo Scoiattolo', si è detto aperto a una possibile vendita del suo punto di ristoro.
29 Ottobre 2019

Dopo la crisi degli impianti del comprensorio Carona – Foppolo, anche a San Simone di Valleve la situazione sembra non essere in via di miglioramento, tanto che Davide Midali, gestore del rifugio “Lo Scoiattolo”, si è detto aperto a una possibile vendita del suo punto di ristoro. L'ormai ex stazione di sci, chiusa per il suo terzo anno consecutivo, ha ridotto sensibilmente il turismo dalle parti di San Simone, nonostante Midali si fosse assicurato gli scorsi due anni una certa clientela grazie alla sua idea di realizzare degli igloo per i visitatori.

“A San Simone ormai sono rimasto l’unico a crederci – ha spiegato a L'Eco di Bergamo Midali, che da giugno ha riaperto il ristorante-pizzeria “Miramonti” a Valnegra – In questi anni mi sono fatto in quattro per iniziative di ogni genere, ma vedo che, purtroppo, non trovo molta collaborazione. Finché riuscirò terrò aperto: certo è che, se qualcuno dovesse accettare la proposta, un pensiero ce lo farò. Qui siamo nell’abbandono più totale, non vedo molte prospettive, purtroppo. E sulla pulizia della strada dalla neve non ho ancora risposte. In questa incertezza diventa difficile andare avanti”.

Poco più a monte, l'altro rifugio “Camoscio” ha invece riaperto con una nuova gestione, seppur senza continuità. Anche l'Albergo San Simone ha fatto la stessa scelta. Gli impianti sono ormai fermi da tre anni e le due seggiovie, Sessi e Camoscio, sono ancora a caccia di acquirenti che possano farle ripartire: senza un input turistico, anche per una conca bella come quella di San Simone, il destino non può dirsi certamente roseo.

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