Moio senza negozi, la ‘Bottega di Sara’ annuncia la chiusura

Una porta che si chiude ed ancora una volta un servizio che viene meno in un piccolo centro di montagna. Lunedì 16 aprile a Moio de’ Calvi ha chiuso l’unico negozio presente in paese.
18 Aprile 2018

Una porta che si chiude ed ancora una volta un servizio che viene meno in un piccolo centro di montagna. È stata resa nota lunedì 16 aprile a Moio de’ Calvi la decisione di chiudere l’unico negozio presente in paese, in piazza IV Novembre. La titolare dell’attività, Sara Cortinovis, ha deciso di chiudere definitivamente dopo circa 7 anni di gestione.

Lo ha fatto affiggendo un avviso al portone d’ingresso, dopo che già negli ultimi mesi l’attività era stata ridotta solo ad alcune fasce orarie mattutine. Senza esito anche gli annunci pubblici per reperire nuovi gestori. Il negozio di Moio de’ Calvi (poco più di 200 abitanti) è un piccolo pezzo di storia della Valle. Era attivo dal 1922, quando nacque come Cooperativa, e nel 2004 ha ottenuto dalla Regione Lombardia (fra i primissimi in Valle Brembana) la classificazione di “storica attività”.

Il primo titolare della licenza privata fu Pietro “Rino” Beltramelli, invalido di guerra classe 1924, coadiuvato dalla moglie Rita Midali. Nel 1984 l’attività fu rilevata dai coniugi Primo Busi e Patrizia Buzzoni, che dopo 27 anni affidarono l’attività a Sara Cortinovis. La sede è tuttora nel palazzo dell’Asilo “Don Ambrogio Calvi” di proprietà del Comune, che concede i locali gratuitamente ai gestori del negozio. L’arrivo di Sara aveva aperto orizzonti di speranza con locali completamente rinnovati ed adeguatamente attrezzati e l’entusiasmo di una giovane famiglia.

Ora purtroppo la chiusura, che in prima battuta potrebbe essere mitigata dalla riapertura (dopo oltre tre anni) del vicino Bar Ristorante, allestito al piano terra del Municipio. Il Comune ha indetto un bando nei mesi scorsi e da giugno dovrebbe aprire i battenti grazie ad una giovane di Piazza Brembana, rientrata dall’Inghilterra. Alle tipicità della Valle potrebbero essere affiancati generi di prima necessità, come già avviene con buon riscontro nella vicina Valnegra, grazie ai giovani Ivan e Federica nel loro bar “Il riccio”

Ultime Notizie

X
X
linkcross