In questi giorni il (vecchio) ponte “Nuovo” di San Giovanni Bianco, realizzato nel 1953, è oggetto di interventi di consolidamento (rafforzamento dei due piloni) da parte dell'impresa locale Nuova Carminati. I lavori di manutenzione del ponte, l'unico del paese che al momento permette di collegare via strada le due sponde, andranno avanti fino a fine luglio.
“Si sta provvedendo al ripristino del cemento armato ammalorato sui pilastri – spiega a L'Eco di Bergamo il vicesindaco Amelio Sonzogni – Due anni fa erano stati sistemati i giunti di dilatazione sulla strada, quelli che probabilmente hanno provocato nel tempo il distacco del cemento lasciando a nudo il ferro. Si lavora in via Arlecchino, quindi si interverrà su via Gratarolo (che sarà chiusa al traffico fino a fine lavori ndr)”.
Mentre il ponte “Nuovo-vecchio” viene tirato a lucido, la gara d'appalto per il ponte nuovo (non di nome, ma di fatto), che verrà realizzato nella parte nord del paese (da cronoprogramma, cantiere entro l'estate e fine lavori nel 2020), ha un vincitore: l'associazione temporanea di due imprese di Matera e Brescia che ha avuto la meglio sulle altre 12 imprese partecipanti alla gara.
Il progetto del nuovo ponte di San Giovanni Bianco – che avrà un costo di 3,6 milioni di euro (di cui 2 milioni e 450 mila finanziati dallo Stato e confermati a maggio 2017 e 700 mila messi dall'azienda Smi Spa) – prevede una rotonda alla fine della vecchia mulattiera che conduce alla frazione di Oneta, da cui poi si innesta il ponte a due arcate con una leggera pendenza del 6% che arriva fino a via Molini, da cui partirà poi la nuova strada lunga 230 metri.
Previsto anche un raccordo fra via Molini e il curvone della strada per Briolo-Piazzo, soluzione che permetterà di aggirare lo stabilimento della Smi Spa, ma per il quale non sono ancora stati trovati finanziamenti (servono 2,3 milioni di euro).
(Fonte Immagine Eugenio Merzagora)