Stati Generali della Montagna si chiudono a Clusone. Rossi: la scommessa è stata vinta

Con il convegno dell'1 luglio a Clusone termina la serie di incontri degli Stati generali della montagna, occasione per riflettere e ripensare il futuro delle aree montane.
2 Luglio 2017

Con il convegno dell'1 luglio a Clusone termina la serie di incontri degli Stati generali della montagna, occasione per riflettere e ripensare il futuro delle aree montane. 

“Possiamo dire che per ora la scommessa è stata vinta – spiega il presidente della Provincia Matteo Rossi – , e che non sono state solo parole,  perché si è avviato un processo di condivisione e coordinamento vero, perché proprio in questo periodo abbiamo destinato i soldi del patto per la Lombardia alle infrastrutture condivise con le comunità montane, perché abbiamo spinto e ottenuto che venisse calendarizzata in Senato la legge sui piccoli Comuni, perché è stato avviato un lavoro sulla banda ultra larga che approfondiremo nell'assemblea dei Sindaci del 20 luglio”.

“Ma questa è solo la prima fase  – prosegue – In estate cominceremo a costruire il libro bianco della montagna bergamasca , chiederemo ai cittadini di firmarlo, e ai politici e agli amministratori di metterci la faccia. Ho proposto a Paolo Valoti di assumere la presidenza di un osservatorio permanente delle politiche montane, perche' è la persona giusta che può essere da stimolo e da garante del patto per la montagna che sottoscriveremo, simbolo dell'alleanza tra le istituzioni e la società civile, per realizzare l'obiettivo di poter vivere e lavorare in montagna”.

A Clusone si è parlato a 360° di turismo di qualità nelle aree montane, si sono condivisi strategie e si è riflettuto sulle prospettive e le opportunità da cogliere, con un occhio di riguardo verso l'Europa. L'iniziativa ha chiamato a raccolta un alto numero di esperti con un focus particolare sulle azioni di promozione avviate dai principali soggetti territoriali in ambito turistico: Turismo Bergamo, Promoserio, Invalcavallina, VisitBergamo. Moderatore del workshop è stato Annibale Salsa, antropologo e direttore della Fondazione Dolmiti UNESCO.

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Dopo i saluti istituzionali sono intervenuti ai lavori: Andrea Macchiavelli docente di Economia del Turismo dell'Università di Bergamo, Robert Seppi esperto in progettazione, management e marketing di sistemi turistici territoriali, Alberto Barzanò direttore della Fondazione Lemine, Luigi Trigona presidente di Turismo Bergamo, Omar Rodigari consigliere di amministrazione di Promoserio, Andrea Vanini presidente InValcavallina, Oliviero Cresta manager di Visit Brembo, Giovanni Locatelli vicepresidente e assessore al Turismo Comunità Montana Valle Imagna, Paolo Valoti presidente CAI Unione Bergamasca Sezioni e Sottosezioni. Alle ore 18 si è svolto il dibattito aperto al pubblico. E per una gioiosa chiusura degli Stati generali della montagna, si è pensato a un momento conviviale con un aperitivo con degustazione di sapori delle valli.

“La condivisione degli Stati generali della montagna tra le 5 Comunità Montane, la Provincia , CAI e la città di Bergamo dimostra la voglia di fare rete e ottenere risultati importanti per il nostro territorio montana. Siamo convinti che serve una definizione di “Politica della Montagna” affinché si evidenzino le criticità ma anche le bellezze della Montagna stessa. Alla C.M. Valle Seriana, C.M. dei Laghi, C.M. Val di Scalve il compito di parlare oggi di turismo e sport di montagna. Ringrazio sin da ora l'assessore della C.M. Valle Seriana Elisabetta Mangili, tutti i relatori esperti di turismo e sport, Promoserio, e tutte le associazioni coinvolte. E invito la cittadinanza all'evento collaterale agli Stati generali della montagna “Sport e Sapori in Piazza” che si terrà che sabato 1 luglio a Clusone. Grazie agli Stati generali avremo l'occasione di fare sintesi ricordando che vogliamo vivere la montagna vivendo in montagna”, afferma il presidente della Comunità montana della Valle Seriana Danilo Cominelli.  

“Dobbiamo essere capaci di collegare innovazione con realtà. Di costruire una base forte di collaborazione e obiettivi concreti e creare le condizioni per poterli realizzare.In base alle proprie especificità ogni comunità montana potrebbe proporre un progetto da sviluppare alla comunità europea”, aggiunge il presidente della Comunità montana della Valle di Scalve Pierantonio Piccini.

Per il presidente della Comunità montana dei Laghi Alessandro Bigoni “il tema della promozione turistica appare come l'elemento in cui, più di ogni altro, si concentrano al tempo stesso le aspettative e i timori delle Terre Alte. Aspettative per una ripartenza concreta dopo il periodo di stasi e regresso di questi anni. Timori per i cambiamenti indifferibili che obbligano a ripensare il futuro e le strategie come mai a memoria d'uomo era avvenuto prima. In questo momento, le donne e gli uomini delle montagne dovranno fare quello che da sempre sanno far meglio: avanzare con passo costante, superando i dislivelli e i passaggi più insidiosi, senza l'ansia di correre più del dovuto e gestendo le forze con intelligenza. Gli Stati generali hanno il compito di trovare i sentieri e le vie di accesso alla vetta: nessuna sarà facile, alcune si riveleranno per ora impraticabili, ma molte consentiranno di completare l'ascesa. Senza lasciare indietro nessuno, ma mettendo i più abili e forti nella condizione di esplorare e superare i passaggi più difficili per riferirne agli altri. In una cordata, il primo ha bisogno di chi gli faccia sicura e chi fa sicura confida che il primo individui il percorso. L'intera Bergamo è una grande cordata che si è rimessa in moto. De sota e de sura, mai pùra!”.  

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