Villa d’Almè, l’Arlecchino della rotonda comincia il 2020 senza il suo manganello

Durante la notte dell'ultimo dell'anno alcuni vandali hanno rovinato la statua di Arlecchino nella rotonda di Villa facendo cadere e rompendo il manganello. Verrà sistemata nei prossimi giorni.
2 Gennaio 2020

Durante la notte dell'ultimo dell'anno alcuni vandali hanno pensato di rovinare – non è chiaro per quale motivo – la statua di Arlecchino installata all'interno della rotonda di Villa d'Almè, tra la provinciale della Valle Brembana e la Villa d'Almè Dalmine. 

La statua della maschera originaria di San Giovanni Bianco – la più grande mai realizzata, in marmo di Carrara e arebescato orobico da Camerata Cornello, alta oltre 3 metri e firmata dall'artista milanese Nicola Gagliardi  – ha cominciato quindi il nuovo anno senza il suo “batocio”, che si è staccato frantumandosi a terra. Le cause potrebbero essere le più molteplici: qualcuno potrebbe essere salito sull'installazione per farsi una foto oppure, un botto posizionato dove non doveva o, ancora, un semplice atto vandalico mirato per chissà quale motivo.

Quello che è sicuro – come riporta oggi L'Eco di Bergamo – è che qualcuno ci è salito sopra, visto che sono rimaste delle impronte di scarpa sulla statua. A notare la mancanza del bastone nella mano sinistra di Arlecchino alcuni dipendenti della ditta che installò la statua quattro anni fa, la “Sonzogni Marmi e Pietre Antiche di Zogno”.

Nei prossimi giorni il manganello verrà ricomposto e la statua riparata. Arlecchino riavrà presto il suo manganello, nel frattempo le forze dell'ordine stanno verificando se in zona sono presenti videocamera di sorveglianza per individuare i responsabili. 

(Foto di archivio – Fonte VivereBergamo)

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