Agriturismo, 4 prodotti su 5 devono essere lombardi: ecco la nuova legge regionale

Almeno 4 prodotti agricoli su 5 (pari all’80%) serviti negli agriturismi dovranno essere made in Lombardia. E’ questo uno degli aspetti centrali delle modifiche recentemente apportate alla legge regionale sull’agricoltura.
22 Giugno 2019

Almeno 4 prodotti agricoli su 5 (pari all’80%) serviti negli agriturismi dovranno essere made in Lombardia. E’ questo uno degli aspetti centrali delle modifiche recentemente apportate alla legge regionale sull’agricoltura. Questo  provvedimento, che mette al centro i sapori del territorio, è stato al centro di un incontro di approfondimento con gli agriturismi bergamaschi che si è tenuto il 19 giugno all’agriturismo Molino dei Frati a Trescore Balneario.  

“Le modifiche introdotte sono molto importanti – ha affermato Paolo Vecchi, il Presidente di Terranostra Bergamo, l’associazione agrituristica promossa da Coldiretti – non solo perché è stata fatta una maggiore chiarezza sull’attività agrituristica, ma anche perché in questo modo le nostre aziende saranno ancora più legate al territorio e saranno delle vere e proprie ambasciatrici delle tipicità locali”. L’agriturismo in provincia di Bergamo è una realtà importante, in continua crescita. Attualmente sono attivi 170 agriturismi su un totale regionale di 1.688.

Di grande interesse sono anche le norme che introducono la nuova disciplina dell’enoturismo praticabile dalle aziende provviste di cantina e la possibilità di estendere l’attuale cumulabilità settimanale a tutto l’arco dell’anno, consentendo alle aziende di distribuire i pasti previsti nel certificato di connessione  in base alle esigenze.

La multifunzionalità continua ad essere centrale e proprio per questo è consentita l’organizzazione di attività agrituristiche–venatorie, l’addestramento di cani,  attività ricreativo culturali e ludico–didattiche e di rilevanza sociale nonché l’ittiturismo e l’ippoturismo.

Illustrando la nuova legge, la coordinatrice di Terranostra Bergamo, Serena Milesi, ha anche spiegato che ora le aziende agrituristiche potranno somministrare alimenti e bevande al di fuori delle strutture aziendali ma solo per venti giorni annui.  Inoltre, pesce e vini serviti dovranno essere esclusivamente di origine lombarda.

“Grazie alle modifiche introdotte – ha sostenuto Gianfranco Drigo, Direttore di Coldiretti di Bergamo – la sinergie tra le aziende agrituristiche si svilupperà ulteriormente e si creerà sul territorio una rete virtuosa per la valorizzazione dei prodotti locali e delle tradizioni contadine. Le opportunità non mancano visto che la nostra agricoltura e molto variegata e ricca e di eccellenze. Coldiretti e Terranostra non solo accompagneranno le aziende agrituristiche nel recepire le novità introdotte ma anche organizzeranno anche iniziative di promozione e valorizzazione”. Durante l’incontro sono stati affrontati anche temi di carattere fiscale, giuslavoristico  e assicurativo.

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