Il medioevo architettonico di Almenno San Salvatore, il 30 aprile i risultati della ricerca

Fondazione Lemine presenta i risultati della ricerca 'L’Archeologia dell’Edilizia Storica per la conoscenza del territorio. Ricerche per la valorizzazione e la programmazione urbanistica in Provincia di Bergamo'
26 Aprile 2019

Martedì 30 aprile alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare di Almenno San Salvatore, la Fondazione Lemine presenta i risultati della ricerca «L’Archeologia dell’Edilizia Storica per la conoscenza del territorio. Ricerche per la valorizzazione e la programmazione urbanistica in Provincia di Bergamo» 

Il progetto

La ricerca consiste nello studio delle architetture storiche (edifici religiosi, fortificati e civili –per lo più inediti) particolarmente fiorenti nell’area bergamasca, dove è presente una tradizione artigianale locale molto antica di cui restano numerose tracce nel territorio. Questo lavoro intende operare un’attenta ricostruzione storica dello sviluppo degli insediamenti per valorizzare il territorio e il patrimonio architettonico minore locale.

Il metodo impiegato è quello dell’archeologia dell’architettura che, attraverso un’attenta analisi delle tecniche d’esecuzione e dei materiali edilizi, distingue le fasi di costruzione che nel corso del tempo hanno portato alla realizzazione di un stabile per poi delineare l’evoluzione urbanistica del borgo dalle origini. Il lavoro viene svolto mediante campagne di ricognizione sul campo, rilevamento e studio funzionale ad una più approfondita conoscenza del territorio; il materiale raccolto fornirà un supporto tecnico-scientifico alle Amministrazioni comunali in vista di una pianificazione urbanistica più consapevole. Sono già state portate a compimento indagini sull’edilizia storica nella porzione orientale della provincia di Bergamo (Val Calepio, Val Cavallina, Sebino) con un buon riscontro da parte delle comunità locali. 

Il progetto si è poi esteso alla zona del Lemine (Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore) e dell’Isola (Bonate Sotto), alla Valle Seriana (Ardesio, Castione della Presolana, Gromo, Rovetta), alla Valle Brembana (Almè, Dossena, San Pellegrino, Villa d’Almè) e alla Valle Imagna (Bedulita, Corna, Strozza). 

Il progetto, affidato alla direzione scientifica del Prof. Marco Sannazaro (docente di Archeologia Medievale e di Archeologia degli insediamenti e dei luoghi di culto medievali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e al coordinamento della Dott.ssa Federica Matteoni (assegnista di ricerca della stessa Università), è promosso dalla Fondazione Lemine e sostenuto dal Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e fiumi Brembo e Serio.

Evidenze storiche nel comune di Almenno San Salvatore

Grazie alle numerose architetture storiche conservate e ancora ben leggibili nel borgo di Almenno San Salvatore è stato possibile delineare l’evoluzione del paese dal XIII al XVI secolo, attraverso lo studio degli edifici antichi, per la maggior parte oggi inediti. Il costruito si distribuisce in maniera sparsa sul territorio, assecondando le caratteristiche geomorfologiche dello stesso.

Oltre ai più noti edifici religiosi (la pieve Madonna del Castello e San Giorgio), sono stati individuati alcuni edifici fortificati a difesa dell’abitato e numerose abitazioni di tipo civile (oltre 90 corpi di fabbrica), con tecniche costruttive diverse a seconda del materiale impiegato e reperito localmente. La buona fattura di alcuni complessi fa ipotizzare la presenza di costruttori esperti e che avevano in mente modelli costruttivi cittadini, grazie anche alla vicinanza geografica e di gestione territoriale con Bergamo.

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