Letizia ce l’ha fatta: intervento in Texas riuscito, ora si pensa alla riabilitazione

La giovane 19enne Letizia ce l'ha fatta: lo annunciano mamma Monica e la sorella Francesca con un post sulla pagina dell'associazione 'Sulle Ali di un Sogno' Onlus.
29 Ottobre 2019

La giovane 19enne Letizia ce l'ha fatta: dopo un lungo intervento in programma per le 19 (ora italiana) di ieri, lunedì 28 ottobre, la mamma Monica e la sorella Francesca annunciano con un post sulla pagina Facebook dell'associazione “Sulle Ali di un Sogno” Onlus la ottima riuscita dell'operazione che permetterà a Letizia di riprendere in mano la propria vita dopo l'incidente.

Questo è il primo, importante passo di un percorso più complesso, fatto di fisioterapia, riabilitazione e tanto coraggio, che Letizia ha dimostrato di possedere in abbondanza. “Siamo felicissime di comunicare a tutti voi, che ci siete stati molto vicini, che la NOSTRA SUPER LETI ce l’ha fatta! – si legge sulla pagina – Per qualche giorno dovrà stare ancora in osservazione, il dolore è molto forte. Il neurochirurgo ha detto che per lei ora inizierà un’altra dura battaglia per la riabilitazione. Il nostro cuore scoppia di gioia. Non ci sono parole per esprimere questi attimi se non dire GRAZIE al neurochirurgo nostro eroe, a voi, a Dio e ai nostri angeli custodi”.

Leti e la sua famiglia erano saliti lo scorso 22 ottobre a bordo di un aereo, direzione Texas. Nel corso dei giorni che la separavano dall'intervento che le permetterà di tornare a camminare dopo l'incidente di due anni fa, la famiglia ha mantenuto un contatto diretto con l'Italia, aggiornando tutti i sostenitori della “giovane guerriera” – come è stata soprannominata –, che attendevano sue notizie.

La vita di Letizia, originaria di Roncobello, è cambiata drasticamente un giorno del 2017. La giovane, allora 17enne, viene strattonata mentre sale su un pullman, che avrebbe dovuto riportarla a casa dopo scuola, e cade a terra. Quella che inizialmente sembrava solo una botta al collo, si rivela ben presto per ciò che è realmente: alcune vertebre non si trovano più in sede. Quella diagnosi è solo l'inizio della sua storia, fatta di sofferenze, sacrifici e seri deficit neurologici che la hanno costretta in carrozzella, impedendole non solo di vivere le più semplici attività quotidiane, ma anche di continuare a praticare la danza, il suo sogno.

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