Pagafone e Camorone segnate da un destino simile: 43 e 17 anni fa le frane che le travolsero

9 novembre 1976 e 28 novembre 2002: due date impresse a fuoco, indelebili nella memoria di due frazioni, così distanti eppure vicine fra loro nel destino.
27 Novembre 2019

9 novembre 1976 e 28 novembre 2002: due date impresse a fuoco, indelebili nella memoria di due frazioni, così distanti eppure vicine fra loro nel destino. In quelle date “maledette” due frane inghiottirono due piccole frazioni, cancellando per sempre una e danneggiando l'altra: parliamo della frazione di Pagafone, a Fuipiano Valle Imagna, e di Camorone, nel Comune dell'attuale Val Brembilla, che nel mese di novembre raggiungono rispettivamente il 43esimo ed il 17esimo anniversario.

LA FERITA DI CAMORONE – La più recente, nella memoria e temporalmente, la frana che colpì la piccola e storica frazione di Camorone, in quello che allora era il Comune di Brembilla. La bergamasca e le sue valli erano state colpite da incessante pioggia da giorni, che aveva portato a diverse alluvioni e smottamenti; una grande frana di un milione di metri cubi di materiale si staccò dalla montagna, inghiottendo con la sua forza distruttrice il borgo seicentesco, radendo al suolo quattordici case e sfollando 310 persone, fortunatamente senza alcuna vittima.

UNA CONTRADA CANCELLATA – Un destino simile a quello della frazione di Pagafone, nel Comune di Fuipiano Valle Imagna, avvenuto ventisei anni prima, ricordato da tutti come una tragedia senza precedenti. Una gigantesca massa di detriti, un milione di metri cubi, scivolò a valle per un fronte di 500 metri trascinando con sé tutto ciò che incontrò sul suo cammino: strade, boschi e abitazioni – quindici per l'esattezza – cancellando completamente l'intero borgo.

Le otto persone che vi abitavano riuscirono a salvarsi, evacuando le proprie case dopo aver notato movimenti sospetti del fronte nei giorni precedenti all'evento. Ancora oggi è possibile vedere i resti di quegli edifici, che racchiudevano una storia secolare valdimagnina, ai piedi della frana, molto sotto la loro collocazione originale.

Dopo l'evento franoso, sono stati effettuati con gli anni lavori di consolidamento e contenimento per mezzo di gabbioni, oltre che di rifacimento di alcune strade. La frana era ed è tutt'ora sotto costante monitoraggio, fin dal 2003, da Arpa Lombardia. La frazione di Camorone di Val Brembilla, invece, è andata incontro con il tempo alla sua rinascita: è ora un borgo vivo e forte più di prima, in grado di riprendersi dopo il disastro che l'ha sconvolta in quello che sembra ormai lontano 2002: un simbolo, per sé stessa e in parte anche per Pagafone, due comunità profondamente toccate da una ferita comune che resterà nella memoria storica di due valli.

(Fonte immagine a sx: valleimagna.org)

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